Opere salesiane: una scuola… anzi di più!

L’offerta formativa delle tre scuole tecniche dei Salesiani in Umbria. Tanto laboratorio, tante opportunità di lavoro e tante religioni
Studenti durante una lezione nel laboratorio di elettronica

Non solo una scuola: più di una scuola. Difficile trovare una definizione univocamente esaustiva per il Cnos Fap dell’Umbria, ovvero il Centro nazionale opere salesiane – Formazione e aggiornamento professionale. Un centro di formazione professionale, quindi, come dice il nome stesso, fondato sulla pedagogia salesiana e dislocato nelle tre sedi di Perugia, Foligno e Marsciano.

Peculiarità e differenze

Il primo quesito da sciogliere quando si parla di scuole professionali salesiane è quello della differenza rispetto agli istituti “tradizionali”. In confronto alla didattica scolastica, infatti, il Cnos Fap si caratterizza per affiancare alla formazione in aula momenti di esercitazioni pratiche configurati in modo da emulare, quanto più fedelmente possibile, la realtà di una vera e propria azienda. In concreto, i ragazzi trascorrono tra le 20 e le 24 ore in laboratorio, rispetto alle circa 3 ore di un istituto professionale. Il periodo formativo dei corsi del Cnos Fap (di durata biennale o triennale) non è strutturato secondo i nove mesi tradizionali, da settembre a giugno, ma la data di inizio è stabilita di anno in anno dalla Regione (quest’anno è il 3 dicembre) fino al raggiungimento del monte ore – ripartite fra teoria, pratica e stage in azienda – stabilito per ciascun corso. Una formula ancora oggi vincente, visto che il 55% degli allievi trova subito un’occupazione, in molti casi proprio presso l’azienda nella quale ha svolto il periodo di tirocinio. Presso le tre sedi, inoltre, è attivo un servizio di orientamento e accompagnamento al lavoro rivolto agli allievi e alle famiglie che funziona anche dopo la fine del percorso formativo e che, spesso, fa sì che l’istituto faccia da tramite tra la scuola e le aziende. I corsi sono approvati e finanziati dalla Regione e gestiti dalla Provincia di Perugia con risorse ministeriali e del Fondo sociale europeo, hanno frequenza obbligatoria e prevedono il rilascio di una qualifica professionale.

Problemi e soluzioni

L’obiettivo delle scuole professionali è, quindi, quello di essere una risposta “altra” per tutti quei giovani che, finita la scuola media, non vogliono iscriversi ad un liceo o ad un istituto. Insomma, non vogliono continuare a studiare, ma imparare un mestiere che possa subito proiettarli nel mondo del lavoro. “Le nostre scuole – spiega don Maurizio Palomba, coordinatore intercentro dell’équipe pastorale che gestisce le attività giovanili del Cnos Fap – sono servite e servono a combattere la dispersione scolastica. Oggi però il compito è diventato ancora più impegnativo. Da alcuni anni, infatti, i nostri percorsi non sono più aperti a giovani dai 14 ai 18 anni, ma dai 16 ai 18 anni. Due anni in meno per noi, due anni persi per i tanti giovani che si trovano costretti a frequentare, controvoglia e con esiti spesso negativi, gli istituti superiori. Quando arrivano da noi sono, quindi, frustrati e sfiduciati nei confronti del sistema scolastico e anche delle loro potenzialità. Per questo il nostro primo lavoro è quello di rimotivarli, di dare loro nuova fiducia nelle proprie capacità, di aiutarli, così come vuole lo stile salesiano, a tirare fuori tutti i doni che hanno dentro e a sentirsi pienamente valorizzati, amati e accettati così come sono”. “Non c’è distanza fra la cattedra e il banco – raccontano con un entusiasmo raro Giovanna Deledda, Lucio Carpisassi e Sandro Tamarindi, docenti e componenti dell’équipe pastorale in qualità di responsabili, rispettivamente, dei centri di Marsciano, Perugia e Foligno -. Dopo lo scetticismo iniziale, i nostri studenti imparano a fidarsi di noi. Doniamo loro infatti, prima che il nostro sapere e professionalità, la nostra persona. Siamo i primi a metterci in gioco e, in questo modo, tutte le diffidenze e i muri tra allievo e insegnante cadono in automatico. Li coinvolgiamo attivamente nel lavoro – continuano – e li sproniamo a risolvere problemi pratici che potrebbero effettivamente trovare in azienda. Qui si sentono valorizzati. Per noi venire al lavoro è un privilegio, è l’opportunità di dare un futuro a ragazzi spesso persi, soli e sbandati. Non sono pochi i casi di chi, dopo aver terminato il corso e cominciato a lavorare, si rimette a studiare con entusiasmo per prendere il diploma con i corsi serali”.

Oltre i libri, c’è di più

L’universo delle tre sedi del Cnos Fap Umbria parla tutte le lingue del mondo. I circa 300 alunni iscritti provengono da ben 25 Paesi diversi. Un melting pot di lingue, culture, tradizioni e religioni. “Capita, ad esempio – racconta don Palomba -, che gli undici ragazzi che compongono una classe professino otto religioni diverse. Il nostro è quindi un centro interreligioso, ma che poggia su una solida e irrinunciabile base cristiana. Noi non siamo qui per convertire, ma trasmettiamo e facciamo conoscere anche ai non cattolici quei valori, quei principi etici su cui si fonda il cattolicesimo: l’amore, l’uguaglianza, la fratellanza. Valori che poi gli stessi ragazzi riportano nelle loro famiglie e nei loro gruppi di appartenenza. È capitato, ad esempio, che allievi non cattolici partecipassero ad attività liturgiche in piena autonomia o che studenti di fede musulmana si siano accostati alla confessione non per prendere il sacramento, ma per parlare dei principi etici cattolici, principi che sentono evidentemente universali. Al Cnos Fap – conclude don Palomba – c’è tutto il mondo, rappresentato in ogni sua estrazione sociale, economica e culturale, che dialoga, che non si estremizza mai in forme di integralismo, che impara la cultura del lavoro, il rispetto e il valore di se stessi e degli altri. È ben più di una scuola”.

Don Palomba e i coordinatori

L’animazione pastorale nelle scuole salesiane

Don Maurizio Palomba, Giovanna Deledda, Lucio Carpisassi e Sandro Tamarindi compongono l’équipe che gestisce l’animazione pastorale del Centro nazionale opere salesiane dell’Umbria. Don Palomba è il coordinatore intercentro, mentre i tre docenti sono responsabili, rispettivamente, degli istituti con sede a Marsciano, Perugia e Foligno. “Ci incontriamo una volta al mese – spiega don Palomba – per discutere e decidere le attività da proporre, attività integrative alla didattica e, al contempo, educative. Siamo una fucina di idee e di attività con lo scopo di evangelizzare indirettamente, ma esplicitamente. Possiamo poi contare sul sostegno delle rispettive diocesi, una diversa per ogni centro, e dei relativi Vescovi che spesso vengono a trovare i ragazzi, passano del tempo a parlare con loro in occasione non solo di particolari iniziative, ma anche durante semplici mattinate scolastiche”.

 

A Foligno un occhio ai mestieri “verdi”

La sede di Foligno

Il Centro di formazione professionale di Foligno si trova in vicolo Isola bella 18 (tel. 0742 353816, email segreteria. foligno@cnosumbria.it o sito www.cnosumbria.it). I corsi formativi a cui è possibile iscriversi nella sede di Foligno sono numerosi. Gli aspiranti studenti potranno, infatti, scegliere di diventare Operatore della ristorazione (competente in biotipicità); Operatore alla riparazione dei veicoli a motore (competente nell’ecologia dell’auto); Operatore elettrico (competente in risparmio energetico ed energie rinnovabili) ed Acconciatore (di durata biennale, abilitato al lavoro dipendente).

Anche per la sede di Foligno, così come per gli altri due centri, il rapporto con le aziende del territorio è risultato fondamentale negli anni. Attrezzature e macchinari, nonché strumentazioni e metodologie didattiche, inoltre, sono quanto di più avanzato ed efficiente può essere offerto per fini formativi, e il personale è qualificato e costantemente aggiornato, secondo i piani formativi dell’ente.

 

A Perugia la sfida resta il corso per Operatori del cashmere: richiesto dalle aziende ma…

La sede di Perugia

Il Centro di formazione professionale di Perugia si trova presso l’istituto “Don Bosco”, nella via omonima (tel. 075 5733882, email segreteria.perugia@ cnosumbria.it o sito www.cnosumbria.it). Presso la sede di Perugia – che ha intrapreso l’attività di formazione dei giovani a partire dal 1982 con la creazione dell’associazione Cnos Fap Regione Umbria – sono attivi i corsi di Operatore elettrico per impianti civili ed industriali, Operatore meccanico e Operatore di impianti termoidraulici. Discorso a parte per il corso di Operatore dell’abbigliamento e del cashmere. “Tutti gli anni lo riproponiamo – spiega Lucio Carpisassi – ma non riusciamo mai ad attivarlo per mancanza di iscritti. Un vero e proprio paradosso, considerando che sono proprio le aziende del settore a chiederci di attivare questo corso vista la grande carenza, e la conseguente necessità, di personale qualificato da inserire nel settore. La scelta dei corsi da attivare, infatti, non è mai casuale ma dipendente dall’analisi dei fabbisogni del territorio e dai dati occupazionali a due anni dalla qualifica”.

 

A Marsciano un legame forte con le istituzioni

La sede di Marsciano

Il centro di formazione “Piccola casa del ragazzo” di Marsciano si trova in via Tuderte 7/B (tel. 075 8742392, mail segreteria. marsciano@cnosfap.it o sito www.cnosumbria.it). I corsi attivi presso questa sede sono quello di Operatore elettrico (competente in risparmio energetico ed energie rinnovabili); Operatore ai servizi di vendita (competente nella commercializzazione dei prodotti locali) e Operatore meccanico (competente in nuove tecnologie a basso consumo energetico e non inquinanti).

Il Centro opera dal 2003 nella realtà territoriale, grazie ad una sinergia fra l’associazione Cnos Fap Regione Umbria, Comune di Marsciano, Provincia di Perugia, Acli Perugia, firmatari di un protocollo di intesa. Un forte legame si è inoltre instaurato con gli enti locali del territorio circostante (Comuni di Deruta, San Venanzo, Collazzone, Montecastello di Vibio, Fratta Todina) e con la realtà produttiva locale, nella quale il centro vede un interlocutore molto importante, per rispondere alle esigenze di formazione delle aziende del territorio, grazie alle quali è possibile migliorare la produttività e la competitività del tessuto economico locale.

AUTORE: Laura Lana