Opere infrastrutturali e di ripavimentazione

Assisi / Presentato il progetto in un'assemblea pubblica. I lavori al via il 24 luglio

Nel corso di un passato incontro il sindaco Giorgio Bartolini anticipò che i disagi per il centro storico di Assisi non sarebbero terminati con lo smantellamento dei cantieri della ricostruzione post-sismica: chi considerò la frase come una battuta estemporanea e chi invece la recepì alla lettera manifestando un certo disappunto. Il sindaco, continuando a parlare, specificò che l’Amministrazione comunale si riproponeva di dare un nuovo volto al centro storico incentivandone il valore artistico-monumentale ed inoltre di garantire una più sana vivibilità: gli obiettivi perseguiti avrebbero richiesto disagi da parte dei residenti, fastidi inevitabili per un tempo più o meno prolungato. Ecco il senso della frase che, una volta completata, destò insieme sollievo e comprensibile preoccupazione. Stava allora prendendo forma definitiva il “Progetto delle opere infrastrutturali e di ripavimentazioni” per un importo di 35 miliardi di lire: progetto che oggi è sulla linea di partenza. Nell’assemblea tenutasi giovedì 4 luglio presso il palazzo municipale, presieduta dall’assessore ai lavori pubblici Pirro Pirinei e dall’assessore al traffico Rossano Valorosi, presenti progettisti e titolari delle imprese, i cittadini hanno avuto modo di apprendere il programma dei lavori relativi al primo lotto che interessa la zona compresa tra via Merry del Val, via Metastasio, via S. Paolo, piazza del Comune, via Capobove, fino a via S. Maria delle Rose: assemblea partecipata e costruttiva, animata da domande e interrogativi, ma priva di sterili polemiche: in questi termini ne parla lo stesso Pirinei. Il 24 luglio verrà aperto il primo cantiere. Altro cantiere entrerà in funzione entro il prossimo agosto. Quale la tipologia dei lavori caratterizzanti il progetto generale? In sintesi: rifacimento delle pavimentazioni, consolidamento dei muri, adeguamento della rete idrica e di quella fognaria, sistemazione del metanodotto, interramento della rete telefonica ed elettrica con conseguente miglioramento estetico delle facciate delle abitazioni lungo le quali corrono attualmente fili e cavi. Il progetto, certamente ambizioso, procederà per stralci, favorito dalla chiusura dei cantieri allestiti in seguito al terremoto. Il traffico pedonale ed automobilistico subirà ovvie limitazioni. Allo scopo di ridurre gli inconvenienti sono stati stabiliti due punti di informazione a disposizione diretta dei cittadini. Progettisti e tecnici sono tenuti poi a sopralluoghi sistematici per evitare contenziosi. L’attenzione rivolta al centro storico, attenzione pienamente condivisibile, non deve far dimenticare le legittime esigenze della zona di espansione nord-est. Sono state posizionate alcune pensiline per coloro che attendono i mezzi pubblici; sono state montate plance di affissione: provvedimenti positivi, ma altri problemi, già segnalati, attendono una soluzione. Né va dimenticato che la stragrande maggioranza degli abitanti vive proprio nella suddetta zona. Particolare apprensione desta ora la critica situazione idrica, conseguenza di nevicate inconsistenti e di scarse piogge. Le misure di prevenzione, atte a soddisfare le necessità dei cittadini e a salvaguardare la stagione turistica, impongono una limitazione dei consumi. Strutture ricettive di qualsiasi tipo e aziende zootecniche sono state invitate ad approntare scorte di riserva. E’ a disposizione peraltro un servizio di trasporto con autobotte di acqua potabile: servizio utilissimo anche se a pagamento. Mentre stiamo scrivendo si rincorrono tuoni da un capo all’altro della vallata; comincia a piovere, arriva la frescura; soddisfazione dell’uomo e soddisfatta anche la natura: orti e giardini che rappresentano il patrimonio paesaggistico di questa città.

AUTORE: Francesco Frascarelli