Grande gioia per la Chiesa di Perugia – Città della Pieve, che anche quest’anno riceve in dono due nuovi sacerdoti. Don Giosuè Busti e don Giordano Commodi hanno infatti terminato il lungo percorso, iniziato nell’autunno 2012 con l’ingresso all’anno propedeutico del Pontificio seminario regionale umbro Pio XI, e saranno ordinati presbiteri sabato 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, come da tradizione.
Accanto all’arcivescovo, il card. Gualtiero Bassetti, per la prima volta il nuovo vescovo ausiliare, mons. Marco Salvi prenderà parte ad una celebrazione così ricca nella cattedrale di San Lorenzo.
Chi è Giosuè Busti
Giosuè Busti ha 31 anni ed è originario di Ponte Valleceppi. La sua esperienza di fede nasce prestissimo, in casa, grazie all’educazione ricevuta e al grande esempio trasmesso dai genitori. A 19 anni però la fa propria, personale e profonda grazie all’esperienza del seminario di effusione nella Comunità Magnificat, e al cammino di conversione intrapreso successivamente all’interno della stessa.
Nei successivi cinque anni ha frequentato con assiduità e dedizione il percorso che la comunità gli proponeva, approfondendo la sua relazione con il Signore Gesù, coltivandola nella preghie- ra e vivendo nel servizio agli altri, anche nella Pastorale Giovanile diocesana, allora diretta da don RiccardoPascolini.
Il cammino di fede nella comunità, il servizio in diocesi e altre esperienze ancora hanno fatto nascere in lui un interrogativo, relativo alla volontà di Dio per la sua vita. Sempre meno attratto dalla possibilità di una vocazione matrimoniale, sentiva nascere e rafforzarsi dentro di sé la chiamata di Dio a donare tutta la sua vita a Lui e alla Chiesa, come risposta all’amore ricevuto.
“Di fronte alle prime perplessità – commenta questo momento della sua vita Giosuè – sono stato rafforzato dalla sempre più profonda convinzione che Dio sa meglio di me qual è il mio bene, e che avrei trovato la piena felicità e la realizzazione della mia vita facendo luce su cosa il mio cuore desiderava più profondamente.
Sulla base di queste convinzioni a ottobre 2012, a 24 anni, dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze Politiche e dopo un primo periodo di discernimento, ho iniziato l’anno propedeutico nel seminario regionale di Assisi e ho così intrapreso il cammino che mi ha portato fino al ministero ordinato.” Dopo l’ordinazione diaconale Giosuè, che si è distinto per la rapidità con la quale ha terminato gli studi teologici, ha iniziato la Licenza in Diritto canonico presso la Pontificia università gregoriana a Roma, appoggiandosi alla comunità dell’Almo Collegio Capranica.
In questa parentesi romana sta anche vivendo esperienze di servizio formative forti, prima fra tutte quella con i carcerati di Rebibbia.
Chi è Giordano Commodi
Giordano Commodi invece ha 38 anni ed è proveniente da Gualdo Tadino. Studente di Chimica e tecnologie farmaceutiche, ha interrotto il percorso universitario a pochi esami dalla laurea perché assunto dalla farmacia Ricci di Torgiano, dove ha lavorato per cinque anni, fino all’ingresso in seminario.
Cresciuto negli anni dell’infanzia a contatto con i frati Cappuccini del convento della Madonna del Divino Amore, vicino casa, nell’età adolescenziale si era poi completamente distaccato da qualsiasi percorso di crescita spirituale. Durante gli studi universitari però, nell’ottobre del 2006, inizia a frequentare il cammino dei Dieci comandamenti proposto dal convento di Monteripido di Perugia.
“Colpito dalla Parola che mi veniva annunciata – racconta Giordano – ho avuto come la sensazione di respirare a pieni polmoni, di ricevere un nutrimento mai assaggiato prima, finché ciò che inizialmente sembrava pura curiosità è divenuto un bisogno”.
Seguendo il consiglio di alcuni amici inizia poi a frequentare la realtà parrocchiale di Castel del Piano, e conosce il parroco don Francesco Buono, che lo inserisce nelle diverse attività parrocchiali, destinate a giovani e adulti. “Grazie a quelle esperienze, gradualmente cresceva sempre più dentro di me il desiderio di donarmi, di spendere totalmente la mia vita per gli altri. Mi accorgevo che, quanto più mi donavo, tanto più ricevevo.
Cominciò però anche una grande lotta interiore: tutto ciò che possedevo, la casa, il lavoro, il denaro, erano un inciampo che non riuscivo ad allontanare. Nel silenzio, nella preghiera e nell’Adorazione, queste difficoltà si sono infine sciolte. Il Signore mi ha parlato e il mio cuore ha risposto con un forte ‘eccomi’.
Dopo un attento colloquio con don Francesco e un paterno incontro con l’arcivescovo Gualtiero Bassetti, ho intrapreso il cammino del Seminario regionale umbro, che mi ha accompagnato fino al grande giorno, ormai prossimo, della mia ordinazione sacerdotale”.
Federico Casini