di Daris Giancarlini
È stata la Festa dei nonni, il 2 ottobre. Non so quanti avranno realmente festeggiato le persone che svolgono questo ruolo – perché quello del nonno non è un dato semplicemente anagrafico ma un vero e proprio ruolo sociale – e quanti invece, ignari della ricorrenza, avranno ‘dato per scontato’ che i propri genitori, anche in quella giornata, si occupassero dei nipoti, contribuissero alla spesa per pranzo e cena, o portassero a spasso il cane.
Al di là di ogni attività tipicamente ‘da nonno’, che va essenzialmente a sostegno e a conforto del nucleo familiare di appartenenza (e si sa quanto siano importanti, spesso decisivi, i contributi dei nonni per assicurarsi un livello di vita decoroso in questi anni difficili), la vera festa da tributare ai nonni è quella di riconoscere il loro contributo di esperienza e di saggezza.
Loro non sono pratici di ‘social’ e di internet, ma conoscono ogni piega della vita reale, sanno dove mettere le mani e i piedi, non alzano mai la voce e sanno dare il consiglio giusto senza intrufolarsi nelle vite di chi amano. Vi pare poco, in questi momenti così confusi e arruffati?
Chiedere consiglio ai nonni non è mai banale né superfluo. Se ne trae sempre giovamento, e per loro quella sì – è la vera festa: sentirsi utili.