Non spegnere le luci sulla strage in Congo

Da tempo immemorabile la diocesi siciliana di Noto ha una relazione di fraterno cammino con la diocesi di Butembo – Beni in Congo. Innumerevoli sono stati in questi anni gli scambi, le visite, le iniziative e le collaborazioni. Un esempio luminoso e bello di una fraternità senza confini.

Non c’è da meravigliarsi pertanto che proprio da Rosolini, una città in diocesi di Noto, i sacerdoti propongano una petizione a favore della pace nella Repubblica democratica del Congo. L’appello – che ha come titolo “Non spegniamo le luci sulla strage in Congo!” e si può firmare su www.change.org – è tutt’altro che una pura dichiarazione di princìpi altisonanti. Partendo dalla strage in cui hanno perso la vita l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo, si chiede che quella terra d’Africa tanto grande e martoriata non ripiombi nel buio colpevole della disinformazione, del disinteresse e dello sfruttamento.

Sono cinque le richieste che i preti sottopongono al Governo italiano, alle istituzioni europee e all’Onu. Sottoscriverle è il minimo che si possa fare.