Un impegno straordinario di preghiera per la pace in Terra Santa. È quello che possono fare i credenti, ed è quello che si è fatto ad Assisi domenica pomeriggio nella basilica di San Francesco, affollata di religiosi, religiose e fedeli provenienti da tutta la regione. La preghiera sulla tomba del Santo, promossa dai Vescovi dell’Umbria e presieduta dal vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino, è stata l’icona della preghiera che si è levata da più parti spontaneamente e per la quale i Vescovi chiedono ‘un impegno straordinario’. ‘L’escalation della violenza in Medio Oriente, specie nella Striscia di Gaza, interpella con urgenza la coscienza di tutti gli uomini di buona volontà – ha detto mons. Sorrentino, sottolineando la particolarità del conflitto in Medio Oriente. – A noi cristiani provoca particolare dolore anche per il fatto che questa regione così provata è la terra di Cristo. Non possiamo assistere indifferenti a quanto sta avvenendo. Non accettiamo che l’estremismo di Hamas usi le armi del terrore contro Israele, e intenda cancellarne persino l’esistenza. Non accettiamo che l’autodifesa di Israele avvenga in modo tanto invasivo e con tanto spargimento di sangue. Procedere in questo modo significa alimentare un odio reciproco, foriero di sempre ulteriori violenze’. ‘In sintonia con gli appelli del Santo Padre’ i Vescovi umbri chiedono ‘che la logica rabbiosa dell’odio non prevalga sulla speranza di potersi incontrare per riprendere il dialogo e mettere a punto le condizioni di una pace vera. Ci auguriamo che il ruolo dell’Onu si faccia sentire in modo efficace’. Mons. Sorrentino ha richiamato il discorso delle Beatitudini, ‘saggio, anche sul piano umano’ nel punto in cui Gesù ‘innova’ rispetto alla concezione comune e alla stessa tradizione biblica, proponendo l’ideale dell’amore dei nemici. ‘Discorso esigente – ha commentato il Vescovo – eppure, alla luce della storia, tanto ragionevole. Rileggiamolo. ‘Avete inteso che fu detto: occhio per occhio e dente per dente, ma io vi dico di non opporvi al malvagio, anzi se uno ti percuote sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra’… ‘Ma io vi dico’: un’autentica rivoluzione dell’amore! Non significa certo che occorra essere succubi di ogni violenza e che non sia giusto provvedere anche alla legittima difesa di fronte all’ingiusto aggressore. Ma solo quando il cuore si apre all’amore e al perdono si riaprono anche le speranze di superare storie di violenza, che rischiano di portare non solo alla distruzione dell’altro, ma all’autodistruzione’.
“Non possiamo rimanere indifferenti verso Gaza”
Preghiera ad Assisi per la pace in Medio Oriente
AUTORE:
Maria Rita Valli