Molti gli intervenuti al convegno che è stato tenuto il 22 gennaio, promosso dal Lions club cittadino, nella sala consiliare. Il tema prescelto, “L’Umbria, Città di Castello e l’Unità d’Italia”, rientra nelle celebrazioni tifernati per il 150º anniversario dell’Unità. Presenti alla manifestazione il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani, l’assessore regionale Fernanda Cecchini, il sindaco di Citerna, Palaschi, l’assessore alla Cultura di Città di Castello, Rossana Cestini. Ha preso la parola il presidente del Lions Arvenio Joan che ha ringraziato gli intervenuti e quanti hanno lavorato a questa iniziativa. Da non dimenticare che per questa occasione è stato stampato un volume a fumetti su Storia e storie del Risorgimento italiano, per il quale è andato un particolare ringraziamento agli autori e al dott. Bellini, presidente dell’associazione “Amici del fumetto”; è stato inoltre ristampato un volumetto di aneddoti e memorie inerenti a Garibaldi nell’Alta Valle del Tevere, raccolti nel 1849 da G. Magherini Graziani. Il pro-sindaco Luciano Bacchetta ha ricordato come anche Città di Castello visse, combattendo, il Risorgimento. Il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi ha accennato a un attuale poco felice revisionismo del Risorgimento italiano e ricordato come molti nel territorio alto-tiberino nel Risorgimento abbiano creduto e per esso combattuto. Ha ricordato anche la targa commemorativa inviata dal Presidente della Repubblica a Perugia, per i 150 anni di questa città a provincia. Il prof. Gianbiagio Furiozzi ha contestato vivamente la tendenza di alcuni a ridurre il Risorgimento a un mito polveroso, e approfondito le ragioni e i valori che hanno portato all’Unità d’Italia. Non mancando di sottolineare quanto, e in quali difficili circostanze, fu realizzato nel Paese dai primi Governi nazionali, fino a portare l’Italia al livello di altri Stati europei. Il prof. Alvaro Tacchini si è soffermato su molte persone che tennero vivo, sotto il governo pontificio, il concetto di una Italia unita e su quanti combatterono con Garibaldi. Tra i tanti nomi quello di Fabrizio Fulgenzi, Torquato Bacchi e una donna, Maria Picchi. Né ha mancato di sottolineare che molti di questi erano analfabeti e quindi si trattava di ideali sedimentati nella vita quotidiana. Il prof. Giancarlo Pellegrini ha poi trattato dell’opposizione cattolica al difficile e complesso movimento che ha portato all’Unità di Italia, non senza menzionare la visione di Gioberti di un federalismo guidato dal Papa. E giungendo, dalla posizione all’inizio intransigente del Papa e di molti Vescovi, a una nuova posizione politica e storica.
Niente revisionismi sul nostro Risorgimento
Convegno “L’Umbria, Città di Castello e l’Unità d’Italia”, promosso dalla sezione cittadina del Lions club
AUTORE:
Eleonora Rose