Nel Sai di Spoleto integrazione fa rima con speranza

C’era anche anche la cooperativa sociale Il Cerchio al terzo incontro di Voci dal mondo che si è tenuto a Spoleto, venerdì 27 settembre 2024, con tanti ospiti.
“La cooperativa è attiva in tanti ambiti uno dei quali è quello dell’accoglienza, attraverso il Sistema accoglienza integrazione (Sai), ricevendo migranti con vulnerabilità ma, non solo” ha raccontato ai microfoni di Voci dal mondo Yusef Buonfigli educatore e mediatore culturale della cooperativa Il Cerchio.

L’obiettivo è il loro inserimento nel progetto e con ciò il loro inserimento nella società nel modo migliore possibile, sia per loro sia per il territorio stesso, ha aggiunto Yusef.
La sfida, ha spiegato, è di individuare i pregi e le qualità per dare un valore aggiunto al processo di formazione ed integrazione dei migranti beneficiari del progetto.
“Il progetto Sai include una squadra, che si occupa del programma, composta da varie figure come educatori, mediatori culturali, assistenti sociali, sociologi e gli operatori di accoglienza”.

“Un lavoro a 360 gradi”, quello del personale della cooperativa, “che attraverso lo studio di strategie in ambiti che vanno da quello sanitario e scolastico (con inserimento dei bambini più piccoli a scuola o all’asilo) a quello lavorativo, e individuando qualità ma, anche punti deboli” per eliminare i rischi potenzialmente connessi ad un inserimento in un ambito non conforme e il raggiungimento del successo al termine della formazione nel miglior modo possibile.

“Il programma del progetto – continua Yusef – include anche tirocini formativi della durata di tre mesi, e insieme ad aziende del territorio permettono ai migranti, accolti dalla cooperativa attraverso il progetto Sai, di conoscere ed imparare un nuovo mestiere oppure un mestiere che già sapeva fare nel paese di origine, svilupparlo e riconfermarlo nuovamente qui in Italia. E questo, all’interno del progetto, è un percorso lungo che va da sei mesi ad un anno”.

L’obiettivo del progetto è di inserirli nel mondo del lavoro nel modo più adeguato e appropriato possibile.
Il percorso non manca di ostacoli, come per esempio la ricerca dell’alloggio ad uso abitativo, in affitto, riscontrando difficoltà nonostante abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma l’opinione pubblica ed i media non aiutano.
“Anche su questi aspetti ci si muove con tutti i mezzi a disposizione guardando al futuro con speranza, forza, spirito di squadra, perseveranza e ottimismo” ha concluso Yusef, l’educatore e mediatore culturale della cooperativa.

Questo, uno dei tanti ambiti nei quali è attiva la cooperativa Il Cerchio di Spoleto, il meraviglioso lavoro dalla squadra che si occupa del programma all’interno del progetto Sai, di cui è coordinatrice Patrizia Costantini, cercando e creando possibilità e condizioni per rendere il mondo migliore per tutti.

Marius Daniel Langa

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