La crisi morde forte, e anche nell’Eugubino molte sono le famiglie che stentano ad arrivare a fine mese. Grazie alla rete formata dalla collaborazione solidale tra Caritas diocesana, diretta da Luca Uccellani, Amministrazione comunale, parrocchie, mondo del volontariato coordinato da Cesvol, Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, saranno possibile a breve interventi economici, in beni e servizi.
Intervisti previsti e individuati da un progetto costruito dopo aver rilevato le criticità maggiori attraverso presidi che ben conoscono il territorio e i suoi problemi: le parrocchie e i parroci che operano a Branca, Torre dei Calzolari, Padule, San Marco, centro storico, Madonna del Ponte, Semonte e Mocaiana. I bisogni più urgenti rilevati si riferiscono a lavoro, cibo, casa, impossibilità a sostenere alcune spese e altro ancora.
È nato così “Sostegno alle situazioni di povertà nel Comune di Gubbio”, un progetto presentato in vescovado, pronto a entrare nella fase operativa. La rete tra istituzioni, volontariato ed enti territoriali mira a reperire risorse finanziarie e umane per rispondere alle attese delle persone e famiglie in difficoltà. Gli interventi che saranno presi in considerazione per primi riguardano l’integrazione degli affitti, il pagamento delle bollette di elettricità, acqua, riscaldamento, perché la casa è un bene primario e sostegno della vita familiare.
I dati Caritas dicono che, dal 2010 ad oggi, la povertà è cresciuta passando da 4,9% a 8,9%. Nel complesso si prevede un finanziamento di 110 mila euro. In dettaglio, Caritas metterà a disposizione 15 mila euro più 5 mila per l’attività amministrativa, oltre ai 22 mila euro già erogati con attività di supporto alimentare (500 famiglie) e attività di sportello. Il Comune erogherà 35 mila euro ripartiti tra liquidità (15 mila euro) e assistenti sociali, la Fondazione Carisp erogherà un contributo pari a 50 mila euro. Il Cesvol con il proprio commercialista e il personale dello sportello eugubino si farà carico del lavoro di segreteria, per un costo stimato di circa 5 mila euro.
Le associazioni di volontariato potranno partecipare inoltre a un bando di prossima emanazione (300 mila euro per l’intera Umbria), al quale accedere per interventi specifici, anche se di modesta entità, facendoli rientrare nel progetto appena varato.