Nel giorno della festa di san Rufino (12 agosto), don Cesare Provenzi, parroco della cattedrale, è stato designato dal vescovo Sorrentino come nuovo priore del Capitolo, in sostituzione di don Giuseppe Biselli, che ha concluso il lungo mandato con spirito di dedizione e condivisione.
Domenica 18 agosto, nel contesto dell’iniziativa “Musei aperti”, con il fattivo supporto della Confcommercio, è stata eseguita presso il chiostro romanico del Museo diocesano una coinvolgente iniziativa musicale (in onore del martire Rufino patrono di Assisi) che lo stesso don Giuseppe ha voluto denominare “Note musicali nel chiostro”.
Patrizia Picasso, operatrice presso il citato museo, ha detto: “Un evento informale aperto anche all’improvvisazione, emozionante per il numeroso pubblico che ha espresso il proprio gradimento con prolungati applausi”. Patrizia ha aggiunto che il consenso del pubblico è stato favorito da un repertorio vasto, comprendente laude del ’200 (Laudario di Cortona) e inoltre musica contemporanea di Riz Ortolani, melodie popolari e arie verdiane, per concludersi con il Coprifuoco, inno ufficiale di Assisi. Va sottolineato che il programma musicale è stato eseguito dal coro della Cappella musicale di San Rufino con la partecipazione dei solisti Francesca Maria Saracchini (soprano) e Mauro Branda (tenore): direttore lo stesso don Giuseppe e organista Carlo Abbati, costantemente disponibile.
Patrizia Picasso ha sottolineato la splendida interpretazione strumentale eseguita con la chitarra classica da Mauro Branda, il flauto traverso di Mauro Corazzi, il salterio di Katharina Froehiich e il contrabbasso di Lucio Sambuco, direttore di AssisiIncantoChorus, in costante contatto con la Cappella musicale della cattedrale.
“È auspicabile che nell’ambito del Museo diocesano si possano realizzare in futuro altre iniziative dello stesso tipo. Nel contempo sembra giusto formulare un ringraziamento nei riguardi di don Giuseppe, apprezzato dal pubblico per la direzione portata avanti senza avvalersi dello spartito, e anche la simpatia con la quale ha presentato i brani”. Così si è espressa ancora la Picasso, interpretando il pensiero degli operatori del Museo diocesano, evidenziando come tre generazioni si siano avvicinate alla musica in Assisi o da qui siano partite per prestigiose carriere, avvalendosi della formazione ricevuta da questo sacerdote cordiale, semplice ed estremamente competente nella sua coltivata passione. Tale iniziativa musicale si è inserita nell’ambito di altri concerti tenuti nei luoghi sacri di Assisi e diretti da illustri maestri.