Venerdì 14 dicembre presso la Casa diocesana di Spagliagrano di Todi si è riunita la Consulta delle aggregazioni laicali per un incontro con il vescovo mons. Benedetto Tuzia. All’incontro erano presenti don Marcello Sargeni, vicario episcopale per i laici e la famiglia, e Federica Biscaroni, segretaria generale della Consulta. Si è trattato del primo incontro ufficiale con mons. Tuzia, anche se nel corso della visita pastorale alle vicarie il Vescovo ha avuto diversi contatti con le aggregazioni diffuse sul territorio.
Dopo la recita dei vespri e una riflessione del Vescovo sulla lettura breve, nella sala convegni ciascun partecipante ha presentato l’aggregazione rappresentata. Per le Acli era presente Filippetti del Consiglio regionale dell’associazione, che ha presentato le iniziative socio-culturali e di formazione svolte sul territorio. Padiglioni per l’Ordine francescano secolare ha presentato una panoramica delle attività svolte dalle diverse fraternità unificate presenti in diocesi. Adanti in rappresentanza del movimento dei Cursillos di Todi ha illustrato l’attività di formazione dei Corsi di cristianità e delle convivenze alla vita di fede delle famiglie e del mondo del lavoro. Pascocci, coordinatore diocesano del Rinnovamento nello Spirito, ha presentato l’attività svolta dai gruppi di Acquasparta, Casteltodino, Todi – Pian di Porto.
Carandente per Comunione e liberazione ha parlato dell’attività di catechesi e di solidarietà in Orvieto, e Conti ha presentato le attività in Todi. Della Fina per il Cammino neocatecumenale ha presentato le sei comunità di Orvieto e le due di Todi. Stella, presidente diocesano dell’Azione cattolica, ha illustrato l’attività svolta tra i ragazzi, i giovani e gli adulti nei gruppi parrocchiali ed ha parlato delle attività sussidiarie come la Scuola della Parola, i campi di formazione, gli esercizi spirituali. Gianluca Moretti dell’Unitalsi ha presentato l’attività del movimento che è cammino di fede in condivisione con la sofferenza dei malati. Erano presenti anche i rappresentanti di diversi gruppi di preghiera, il movimento scout, il movimento dei Focolari, l’associazione Omnibus.
Dopo questa ampia rassegna di iniziative presentate dai dirigenti intervenuti, mons. Tuzia ha trattato il tema della “Chiesa, mistero di comunione missionaria”, sottolineando come la Chiesa, pur ricca di queste diverse espressioni di aggregazione, tuttavia ha bisogno di fare comunione altrimenti – ha detto – si corre il rischio di diventare l’opposto di ciò che è la Chiesa. Lo Spirito suscita in relazione ai bisogni della Chiesa, ma c’è la necessità di non assolutizzare la propria esperienza: un frammento di un discorso non è il discorso. Le aggregazioni sono un grande dono alla Chiesa ma devono riflettere le necessità della Chiesa. Si appartiene alla Chiesa per essere Chiesa: nella comunità cristiana c’è l’inviato dal Pastore per essere Chiesa.
Per dirsi Chiesa, per essere Chiesa, bisogna ritrovarsi intorno al Pastore nella parrocchia. Occorre radicarsi nella comunità. È necessario riapprofondire che siamo figli del Padre e dobbiamo chiederci come viviamo questo dato nella nostra specificità. Dobbiamo essere operatori di comunione con tutta la comunità cristiana del territorio con il proprio Pastore. Dobbiamo essere ministri di comunione, da facilitare o da ricostruire.
Tutto questo – ha sottolineato mons. Tuzia – lo richiede la Chiesa di Orvieto-Todi. Si sta, infatti, per celebrare un evento eccezionale che riguarda la nostra fede: il Giubileo eucaristico straordinario. Gesù si dona nell’eucaristia e dice a ciascuno: “Fa’ come ho fatto io”. Non c’è comunione più alta quando offriamo la nostra vita per i nostri fratelli. Da qui scaturisce anche l’impegno missionario. La prima missionarietà è da realizzare dentro la nostra Chiesa. Questi due anni giubilari mostrino le specificità sempre più impegnate a facilitare e ricostruire la comunione perché possa essere letta tutta intera la bellezza della comunità cristiana di Orvieto -Todi.