Gino Bartali un grande testimone di vita. il vescovo della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino ha ricordato, nel corso della preghiera dell’Angelus in diretta streaming nella Cappellina privata all’interno del Museo della Memoria di Assisi la figura del grande campione di ciclismo e Giusto tra le Nazioni, Gino Bartali in occasione del ventunesimo anniversario della sua scomparsa.
“La Cappellina era anche il suo segreto -ha ricordato monsignor Sorrentino- ed oggi grazie a questo luogo abbiamo la possibilità di rivivere sentimenti intimi che in vita l’indimenticabile campione di ciclismo, non ha manifestato ma che ha lasciato come grande eredità ideale”.
“A distanza di ventuno anni dalla sua scomparsa -ha aggiunto la nipote Gioia- ho sempre immaginato che la cappellina del nonno rappresenti ancora oggi la sua casa, pochi oggetti semplici ma a cui lui era molto legato: un piccolo e modesto altare, la dolcissima statua della sua Santa prediletta (Santa Teresa del Bambin Gesù) e un inginocchiatoio in legno scuro dove, una notte di tanti anni fa, lo sorpresi chino a pregare. Fu l’unica volta perché mio nonno ha sempre vissuto la sua fede con profonda discrezione, devozione e umiltà”.
La Cappellina, è stata donata dalle nipoti di Gino Bartali Stella e Gioia, fa parte del percorso museale allestito ad Assisi all’interno del Vescovado – Santuario della Spogliazione.