Una Santa Messa in onore di Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia, sarà celebrata dal vescovo monsignor Domenico Cancian, giovedì 29 aprile alle ore 18 in San Domenico, nell’ambito del Centenario di Santa Margherita di Città di Castello (è di pochissimi giorni la gioiosa notizia della sua canonizzazione).
Donne fragili e deboli nel corpo ma ugualmente eccezionali da essere onorate dal popolo come sante e dalla Chiesa invocate e indicate come modello. Si affiancano al patriarca San Domenico nel trittico dorato, sul lato destro della navata, nella cappella absidale della chiesa.
Donne straordinarie che hanno superato con la forza della fede le barriere limitanti del corpo per farsi partecipi per il bene della società e della Chiesa del loro tempo.
Caterina negli ospedali di Siena si dedicò agli ammalati, anche quelli contagiosi, da meritarsi il riconoscimento di Patrona delle Infermiere d’Italia. Grazie al suo carisma, per il bene della Chiesa riuscì a convincere il papa Gregorio XI a tornare a Roma da Avignone.
Papa Giovanni Paolo II definì Caterina la Mistica della politica per la sua opera pacificatrice e il suo interesse per la città di Siena, impegno finalizzato al bene comune e alla buona amministrazione della cosa pubblica.
Papa Francesco la definisce Forte nella fede, ferma nella speranza, ardente nella carità.
Il vescovo della Diocesi di Città di Castello Domenico Cancian, nell’ambito del Centenario, con questa celebrazione in onore della domenicana mantellata Santa Caterina da Siena, vuol mettere al centro dell’attenzione di tutti i credenti e uomini di buona volontà il valore dell’impegno religioso e civile.
Impegno che ben traspare nelle due figure femminili, figlie del loro tempo: un tempo di crisi e trasformazioni come questo attuale, che aveva e ha bisogno di spiriti forti e liberi.