Mons. Sorrentino in Brasile per il progetto Javarì

DIOCESI. Delegazione diocesana, guidata dal Vescovo, va in Brasile per il progetto Javarì
Gli studenti delle superiori con fra’ Paolo Braghini durante un laboratorio
Gli studenti delle superiori con fra’ Paolo Braghini durante un laboratorio

Il vescovo Domenico Sorrentino va in missione. Guida una delegazione diocesana, di cui fanno parte una decina di persone tra cui padre Celestino Di Nardo, il nuovo “provinciale” dei Cappuccini della provincia serafica dell’Umbria, alcuni religiosi e laici. Il Vescovo si reca in Amazzonia dove i Cappuccini operano da oltre un secolo per la promozione umana e l’evangelizzazione; in particolare nella zona dove viene attuato il “progetto Javarì”, sostenuto da quattro anni dalla diocesi tramite la Caritas e il Centro missionario diocesano.

Nel progetto sono impegnati in prima linea i padri cappuccini, pur tra grandi difficoltà legate alle immense distanze, alla povertà, al clima. Sono vicini agli indios che abitano la valle del Javarì, un complesso di molti fiumi, ognuno con un unico accesso via acqua e con migliaia di chilometri di navigazione, ciascuno con etnie indigene, lingue e culture differenti. Le popolazioni sono pacifiche, ma insidiate dai “bianchi”, che hanno importato malattie e sfruttamento anche illegale delle risorse naturali; e non hanno protezioni di sorta da parte delle istituzioni. C’è il rischio concreto della loro estinzione.

Nel corso degli ultimi anni la diocesi ha inviato sostegni economici derivanti dalle offerte dei cristiani, che hanno consentito ai Cappuccini di acquistare una barca, unico e indispensabile mezzo per risalire il fiume e raggiungere, dopo giorni di navigazione, le varie tribù.

Del progetto Javarì si sono interessati nei mesi scorsi anche gli studenti delle scuole secondarie (medie e superiori) della diocesi. Dopo aver incontrato il missionario cappuccino frei Paolo Maria Braghini, hanno dato vita a laboratori, mercatini e raccolte, il cui ricavato (oltre 7.000 euro) è stato consegnato a mons. Sorrentino, che lo porta “in diretta” ai Cappuccini del Javarì. La somma servirà per l’assistenza sanitaria, per la promozione umana e l’evangelizzazione.

La visita della delegazione diocesana – dal 10 al 28 febbraio – vuole testimoniare condivisione e fraternità, con una solidarietà “globalizzata”. Papa Francesco in Evangelii gaudium 20 dice: “Oggi, in questo ‘andate’ di Gesù, sono presenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della missione evangelizzatrice della Chiesa: e tutti siamo chiamati a questa nuova ‘uscita’ missionaria. Ogni cristiano e ogni comunità discernerà quale sia il cammino che il Signore chiede, però tutti siamo invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo”.

AUTORE: CMD