“Questa terra benedetta da Dio – ha detto al Papa mons. Gualtiero Bassetti, presidente dei Vescovi umbri, al termine della messa – porta in sé i segni profondi e vitali della presenza cristiana e della testimonianza di tanti santi; primo tra tutti il Poverello di Assisi, che con il suo esempio di amore e semplicità e il suo canto di innamorato di Cristo, ancor oggi raggiunge il cuore di milioni di persone. Tutto nella nostra terra parla di Francesco: non v’è città o borgo in cui la figura e l’opera del Santo non siano arrivate, portando pace e riconciliazione. Come non v’è luogo ove i suoi figli non abbiano annunciato la buona novella e le sue figlie testimoniato una vita povera e tutta dedicata alla lode di Dio.
Purtroppo anche in questa regione i problemi non mancano: mi riferisco alla precarietà di vita di tante famiglie, che abbiamo cercato di alleviare con un Fondo di solidarietà promosso da tutte le diocesi umbre; penso al malessere che serpeggia nel mondo giovanile e tra i molti immigrati: un giovane senza lavoro è una persona senza prospettive, senza speranza e senza dignità! Penso infine all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione. Non è mai mancata, però, e non manca la fiducia in Dio, Padre provvido e misericordioso, che ci avvolge della sua tenerezza.
Grazie, Padre santo, per la sua venuta ad Assisi. Da questa piazza benedica tutte le comunità dell’Umbria, le nostre famiglie, i giovani, i lavoratori, i malati, i poveri e i piccoli della nostra terra”.