“Cosa penso del Decreto sicurezza in materia di immigrazione? Che è un enorme passo indietro. Negli ultimi anni l’Italia si è data da fare per realizzare una struttura stabile dell’accoglienza che in questo modo viene demolita”. Queste le parole di Mario Morcone, direttore del Consiglio italiano per i rifugiati, durante l’incontro tenutosi il 14 novembre al Dipartimento di Scienze politiche a Perugia, dal titolo “Governare le migrazioni”.
“Con il permesso di soggiorno per motivi umanitari – ha continuato – si regolarizzavano molte situazioni che difficilmente potevano essere inquadrate e si cercava nel frattempo di inserire queste persone nella società. Ora, con la nuova normativa, tutti questi casi dovrebbero essere rimpatriati, ma la verità è che i rimpatri saranno massimo 5000 circa”.
Italia e migrazioni dal 2013 ad oggi
Morcone nel suo intervento ha inoltre tracciato la storia degli anni recenti per quanto riguarda i flussi migratori e la relativa politica adottata dall’Italia. “Tutto è cominciato con la tragedia di Lampedusa del 2013, quando morirono in mare 368 persone che si erano imbarcate dalla Libia clandestinamente – ha spiegato -. Il Governo italiano decise allora di mettere in atto l’operazione ‘Mare nostrum’, una missione militare e umanitaria per soccorrere i migranti ed evitare il ripetersi di tali tragedie. Siccome l’operazione aveva ripercussioni su tutta l’area Schengen venne sostituita nel 2014 dall’operazione ‘Triton’, guidata dall’Ue, e finalizzata al controllo delle frontiere”.
Nel 2014 poi si è assistito ad un’impennata degli sbarchi sulle nostre coste: “Da circa 40.000 persone arrivate nel 2013 si è passati a più di 170.000 nel 2014, complice anche la crisi siriana – ha ricordato Morcone -. Allora l’Italia si è mossa con una politica su più livelli. Alla Conferenza Stato Regioni del 2014 è stata concordata una distribuzione dei migranti per ogni Regione sulla base di parametri ben stabiliti. Poi nel 2016 la Conferenza di Anci ha stabilito che lo stesso fosse fatto nei Comuni, incontrando la disponibilità di molti sindaci”.
(Leggi l’articolo completo sul numero 42 de La Voce in uscita venerdì 23 novembre)
Valentina Russo