di Tonio Dell’Olio
Settanta pagine di motivazioni per la sentenza con cui il tribunale di Trapani ha mandato assolti i due imputati migranti accusati di essersi ribellati al comandante della nave Vos Thalassa.
Il quale, dopo averli soccorsi, ha ricevuto ordini perentori dalle autorità libiche (confermati da Roma) di consegnare tutte le persone soccorse in mare alla Guardia costiera della Libia. Si ricorderà che la nave non riuscì in quell’operazione perché i migranti glielo impedirono. La sentenza non afferma soltanto che, per il rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali a cui il nostro Paese aderisce, non si doveva permettere il ritorno delle persone salvate dalle acque al regime di restrizioni e torture.
La sentenza dice anche che il protocollo firmato da Paolo Gentiloni e Fayez al-Sarraj nel febbraio 2017 è illegittimo, in quanto non è mai stato ratificato dal Parlamento, come previsto per gli accordi internazionali. Insomma, il giudice Piero Grillo scopre ciò che il buon senso aveva già suggerito a tanti di noi: l’illegittimità, l’inumanità, l’irresponsabilità che hanno guidato e guidano la politica dei Governi italiani su migranti e migrazioni.