Meno arrivi di migranti in Europa e meno richieste di protezione internazionale. Nel 2015 erano state oltre 1.800.000 le persone in fuga, nel 2016 sono scese a 551.371. In Italia gli sbarchi sono calati del 30% ma – a differenza del dato europeo – le domande di protezione aumentate del 47%: nel 2016 sono sbarcati sulle coste italiane 181.436 migranti, di cui 162mila partiti dalla Libia. Migliora l’accoglienza diffusa nei territori, con il 40% (3.231) dei Comuni italiani coinvolti. Aumentano anche i posti messi a disposizione dallo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), 9mila in più dell’anno precedente. La rotta più utilizzata è quella del Mediterraneo centrale, la più rischiosa: 5.000 morti nel 2016 nel Mediterraneo, di cui 4.500 lungo questa rotta. Il numero totale di chi scappa da guerra, fame e persecuzioni nel mondo però continua a salire, segno che il fenomeno non è affatto risolto: 65,6 milioni nel mondo alla fine del 2016, 300mila in più rispetto al 2015. Di questi, 2,8 milioni sono richiedenti asilo. Il 55% viene da Siria, Afghanistan e Sud Sudan.
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