Comunicare per trasmettere i grandi valori della fede, ma anche per creare una vera coscienza civile. Questo il primo messaggio che il nuovo vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, ha voluto dare ai giornalisti incontrando per la prima volta la stampa locale, per avviare un sincero e proficuo rapporto di dialogo con gli organi d’informazione. ‘La stampa – ha detto il presule, alla presenza di tutte le principali testate giornalistiche locali – ha il dovere e la responsabilità di ricercare e diffondere le notizie nella verità e nella professionalità, con l’obiettivo di trasmettere valori positivi e messaggi di coscienza civile’. Il Vescovo ha poi ribadito i presupposti fondamentali del suo servizio episcopale: umiltà, semplicità, fiducia, ascolto e accoglienza. Ma anche affermato di ‘essere giunto a Foligno senza preconcetti né pregiudizi, per mietere con gratitudine quanto gli altri hanno seminato’ . Ha quindi espresso la volontà di ‘avvicinare tutte le realtà parrocchiali, visitandole nei giorni feriali, per coglierne meglio gli aspetti e conoscere così l’intero territorio locale’, sottolineando l’importanza della collaborazione dei presbiteri e dei laici. Il Vescovo ha poi detto di essersi trovato subito bene a Foligno e di non sentire nostalgia di Perugia, grazie anche alla calorosa accoglienza ricevuta. Un affetto riportato anche dai giornali locali, attraverso i quali ha avuto modo di conoscere meglio Foligno, interessandosi soprattutto ai problemi sociali che hanno contrassegnato quest’ultimo periodo. Questioni legate in particolare alla crisi di alcune aziende del territorio e a drammatici episodi di cronaca nera, oltre naturalmente all’entusiasmo legato al mondo della Quintana verso cui mons. Sigismondi ha mostrato grande simpatia. Tra le preoccupazioni del nuovo vescovo anche povertà e immigrazione, argomenti che affronterà subito con l’aiuto della Caritas. Ha poi parlato del rapporto con i giovani. ‘Per essere vicini ai giovani – ha detto mons. Sigismondi – occorre domandar loro non dove sono ma dove guardano, e cercare così di educarli a tenere fisso lo sguardo sui valori fondamentali della vita’. Il Vescovo, parlando di Foligno, ha detto di volerla conoscere a fondo, girandola a piedi o in bicicletta, convinto di essere arrivato negli anni più belli dopo le ferite inferte dal sisma del ’97. ‘Dopo la ricostruzione delle case – ha detto mons. Sigismondi – c’è stata quella delle chiese. Ora è il momento di ricostruire il tessuto sociale, civile ed ecclesiale, perché la città è viva soltanto se i cittadini la fanno vivere’. Il nuovo vescovo ha poi detto ai giornalisti di aver da poco visitato la nuova chiesa realizzata dall’architetto Massimiliano Fuksas e di essere rimasto sorpreso dalle straordinarie sensazioni che riesce a comunicare, una volta entrati. ‘L’idea – ha sottolineato – è quella verticalità e della trascendenza: chi entra è spinto dal gioco di luci a levare lo sguardo verso l’alto, e improvvisamente si sente proiettato verso l’infinito, ed è come se l’Eterno scendesse nel tempo’. All’incontro con la stampa hanno partecipato anche monsignor Giuseppe Bertini e monsignor Luigi Filippucci, rispettivamente vicario generale e vicario per la pastorale diocesana della diocesi di Foligno che, con tutti i responsabili degli uffici di curia, sono stati riconfermati nei loro incarichi.
“Mi avvicinerò a tutti”
L'incontro del nuovo Vescovo di Foligno con i giornalisti locali
AUTORE:
Fabiola Gentili