“Non chiamiamola mostra. Sarà come varcare le porte di un grande museo nazionale, come visitare la Galleria degli Uffizi di Firenze o il Museo di Capodimonte di Napoli”. Con queste parole il noto storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi ha presentato il 9 aprile la mostra da lui curata “Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazioni e banche italiane” che si tiene fino al 15 settembre a palazzo Baldeschi, edificio storico di proprietà della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Promossa dalla Fondazione Cariperugia e organizzata da Cariperugia Arte, la mostra è realizzata con il contributo di Unicredit. L’impulso di partenza della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia è devolvere parte dei proventi a favore degli interventi di recupero del patrimonio storico-artistico umbro danneggiato dai recenti eventi sismici.
Come annuncia il titolo, la mostra intende valorizzazione lo straordinario patrimonio artistico posseduto dalle Fondazioni di origine bancaria e delle banche italiane. Si tratta di un patrimonio ampio che, per la varietà della sua composizione e per la sua stratificazione temporale, può essere considerato il volto storico e culturale dei diversi territori della nostra Penisola. Questa particolare attività collezionistica è un aspetto del più complessivo impegno culturale delle banche e delle Fondazioni, in una dimensione più ampia di attività e di impegno verso la comunità di riferimento: acquisto, recupero, restauro e quindi tutela e valorizzazione di opere che altrimenti andrebbero disperse. La maggior parte delle opere in mostra sono catalogate in Raccolte, la banca dati consultabile online realizzata dall’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di risparmio) che ha concesso il suo patrocinio, insieme alla Regione Umbria e al Comune di Perugia. Come sostiene il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia Giampiero Bianconi: “L’iniziativa assume ancor più valore in quanto proprio quest’anno si celebrano i 25 anni dalla nascita delle Fondazioni di origine bancaria. Abbiamo sempre investito importanti risorse per la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio, e siamo orgogliosi di poter portare proprio nella nostra città alcuni esempi che testimoniano come in tutto il territorio nazionale Fondazioni e Banche abbiano operato in questa direzione, permettendo di salvaguardare un patrimonio artistico di grande valore che merita di essere messo a disposizione del pubblico”.
Si potranno ammirare 100 opere di maestri appartenenti alle principali “scuole” della “geografia artistica” italiane. Tra loro: Matteo da Gualdo, il Perugino, Pinturicchio, Gerardo Dottori, accanto al Beato Angelico, Dosso Dossi, Ludovico Carracci, Guercino, Pompeo Batoni, Giovanni Fattori, Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini, Pelizza da Volpedo, Medardo Rosso, Carlo Carrà, Filippo de Pisis.