Il 10 agosto, nella festa del diacono Lorenzo titolare della Cattedrale di Perugia, Maurizio Pannacci verrà ordinato diacono permanente. Si aggiunge così ai sempre più numerosi diaconi della diocesi di Perugia – Città della Pieve. Oggi sono 38, e altri stanno seguendo il percorso di formazione fatto di due anni di “propedeutico”, nei quali si esercita il discernimento sulla vocazione, e di tre anni di formazione al diaconato.
CHE COSA È IL DIACONATO E COSA FANNO I DIACONI IN DIOCESI
Maurizio Pannacci è un padre di famiglia, da poco nonno, e un ex dipendente di banca, dove ha lavorato fino alla pensione nel marzo 2018. Ha 65 anni, è sposato con Carmelita, ha due figli, Lucia e Daniele, e una nipotina di 9 mesi, figlia di Lucia.
Maurizio presta il suo servizio nella parrocchia di Pierantonio dove abita: “Sono membro del Consiglio pastorale affari economici, ministro straordinario dell’Eucaristia e tesoriere dell’oratorio Chiara Luce Badano – ci racconta – . Poi sono nel consiglio di amministrazione del villaggio Santa Caterina di Solfagnano e coordinatore dei laici dell’Amore misericordioso gruppo Valtiberina”.
Vivere la fede servendo in questo modo è una cosa che Maurizio ha maturato solo negli ultimi anni. È stato l’incontro con don Roberto Biagini, parroco di Pierantonio fino al 2015, e il cammino dei 10 comandamenti a riportare Maurizio ad un rapporto con Cristo vissuto in maniera più intensa.
“Prima ero un credente ‘all’acqua di rose’ – scherza Pannacci – , ero tutto casa e lavoro. Poi ho capito che seguire Cristo significa dare di più, mettersi in cammino al servizio degli altri”. Don Roberto propone più volte a Maurizio il diaconato, ma lui evita sempre la risposta.
“Il momento in cui ho capito che il Signore mi chiamava è stato durante la messa per la festa del patrono di Pierantonio, il 13 giugno 2014. Il Vangelo di quel giornoera Luca 10, 1-20, ‘La messe è molta, ma gli operai sono pochi’. Quel Vangelo mi è sembrato rivolto proprio a me”.“Il 26 dicembre dello stesso anno don Roberto mi ha chiesto nuovamente di diventare diacono e a quel punto non ho saputo dirgli di no”. Così per Maurizio è iniziato il cammino di formazione durato 5 anni.
“Riprendere lo studio a 60 anni, con una preparazione alle spalle più tecnica che filosofica, non è stato facile, ma sono riuscito a sostenere i 24 esami anche grazie al fondamentale aiuto di mia moglie che ha frequentato la scuola insieme a me – sottolinea Pannacci – . Carmelita registrava le lezioni e le sbobinava in modo che io potessi riascoltarle nel tragitto per andare al lavoro e rileggerle la sera”.
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Valentina Russo