Con l’inaugurazione ufficiale dello scorso 20 marzo, si è aperto presso il Museo della Rocca Flea, a Gualdo Tadino, quello che si preannuncia come l’evento culturale degli ultimi anni: la grande ed attesissima mostra monografica su Matteo da Gualdo, l’artista gualdese ritenuto unanimemente dalla critica uno dei personaggi più “eccentrici” e, a suo modo, “geniali” del Rinascimento italiano. Da qui l’insolito titolo della Mostra – Rinascimento eccentrico fra Umbria e Marche – che resterà aperta fino alla fine del prossimo mese di giugno (orari di apertura: lun-ven 10-13, 15-19; sab-dom e festivi: 10-19. Informazioni: 0755738105). Operante, nella seconda metà del XV sec., proprio fra Umbria e Marche, il pittore ha lasciato testimonianza di sé in una vasta fascia di territorio lungo la via Flaminia. Oltre ai numerosi cicli di affreschi compiuti in edifici sacri e monasteri, Matteo lavorò in gran parte in ambiente monastico, riuscendo a mediare il gusto tardo-gotico della committenza con le più ardite innovazioni figurative del Rinascimento, di cui fu un magistrale interprete. L’esposizione, realizzata con cura e in maniera altrettanto “insolita”, consta di un percorso che si snoda in diversi ambienti della Rocca Flea (Sala Salviati, Sala della Pinacoteca, saletta della Volta, Sala della scuola di Gualdo, Sala del Polittico) attualmente destinati a pinacoteca, in modo tale da intrecciare due itinerari, quello normale della Pinacoteca e quello dell’esposizione monografica, in un ardito gioco “di intersezioni e relazioni”. Oltre alle opere del pittore già presenti nella raccolta della Pinacoteca gualdese, l’esposizione comprende numerosi altri dipinti provenienti da vari musei italiani, europei ed americani. È dunque un’occasione unica ed irripetibile per vedere finalmente riunita la produzione di un artista che è ancora quasi sconosciuto al grande pubblico ma che rappresenta una delle figure più originali, in assoluto, del nostro panorama culturale. Da qui l’accostamento all’altra grande figura, protagonista in questi giorni, della grande esposizione presso la Galleria nazionale dell’Umbria: il Perugino. Un accostamento meritato, sottolineano gli organizzatori, e che potrebbe garantire a Matteo da Gualdo quella visibilità che finora gli è mancata. La grande opera di promozione dell’esposizione – portata avanti dagli organizzatori sia in Umbria sia nelle Marche sia nel resto del Paese, anche con la collaborazione di enti come il “Touring club italiano” – fa prevedere, del resto, un notevole afflusso di visitatori.
Matteo da Gualdo alla ribalta
GUALDO TADINO. Mostra "Rinascimento eccentrico"
AUTORE:
Pierluigi Gioia