“O Giovanni, gran Patrono, oggi al mondo che non crede/ riaccendi Tu la Fede, la speranza con l’amor ”. L ’inno a San Giovanni Battista eseguito dal Coro parrocchiale di Marsciano, da il tono giusto, solenne alla liturgia in onore del Patrono, venerdì 24 giugno alle ore 18. Scelto dai nostri antenati, il ”Battezzatore” è modello di Chiesa in uscita per aver difeso la famiglia naturale contro ogni forma di contraffazione, per essersi speso per i poveri, per la dignità di ogni uomo. Un Patrono tosto, schietto, senza sconti per nessuno. Accompagnata dal canto, la processione d’ingresso procede lentamente verso l’altare lunga di tanti sacerdoti e diaconi dell’Unità Pastorale. A presiedere l’Eucaristia,per la prima volta a Marsciano, l’Abate benedettino Dom. Giustino Farnedi. Il parroco Don Giuseppe lo saluta con gioia e lo ringrazia per la disponibilità. Sia il benvenuto. L’Abate risponde con l’augurio che la comunità di Marsciano sia come il Battista, ”Voce” di speranza , di ponti e non di muri. All’omelia, da buon benedettino, mette a confronto il carisma del Battista con quello di Benedetto da Norcia, fondatore del suo Ordine e patrono d’ Europa. Benché vissuti in epoche storiche diverse, hanno in comune almeno due elementi ben riconoscibili: il deserto e una regola di vita dura, austera, che scandisce il tempo delle varie occupazioni della giornata in modo ordinato: ora et labora.
Due percorsi diversi: Giovanni si ferma al fiume Giordano e lì predica e battezza, Benedetto dal ritiro di Subiaco esce per farsi guida spirituale degli eremiti sparsi per la Valle dell’Aniene e fonda nella nostra Umbria, l’ uno dopo l’altro, ben dodici monasteri. Intorno al 529 sull’altura di Cassino fonda il monastero di Montecassino, faro di fede e di civiltà nei secoli a venire. In ogni Monastero una chiesa o un oratorio in onore di San Giovanni Battista. Ecco spiegato il comune culto verso i due santi e la scelta popolare dei loro nomi come Patroni. L’assemblea ha ascoltato con interesse e piacere l’omelia di Padre Farnedi ricca di riferimenti storici, artistici, economici, culturali; ne ha apprezzato l’impostazione, l’efficacia, la condivisione di tanti insegnamenti e messaggi.
Il Padre benedettino se ne è accorto: ”Vi vedo attenti e riflessivi – ha dialogato con l’assemblea – sono contento. Continuiamo così la Messa, preghiamo i due santi perché ci aiutino ad annunciare Cristo con convinzione, senza paura: “Se ognuno di noi fa la sua parte, piccola o grande che sia, si vedrà da subito il cambiamento in meglio, secondo il disegno di Dio”. Dopo la Messa la processione per il centro storico della città con la statua del Patrono, gli stendardi mariani, la Confraternita delle Misericordie, e la Banda”Città di Marsciano”: abbiamo pregato per il Papa in missione nell’Armenia, per le famiglie, i malati, per la pace nel mondo.