Domenica 8 settembre, con la benedizione di Maria Immacolata si sono aperte nella parrocchia di Marsciano le celebrazioni per il ventennale della Casa di accoglienza. La festa vuole rappresentare un momento di lode e di gloria al Signore per il dono della Casa, di ringraziamento per quanti hanno lavorato e sostenuto quest’opera di carità, soprattutto un momento di riflessione sul cammino percorso, da farne tesoro e da continuare nel futuro con la collaborazione di tutti.
Titolo dell’iniziativa: “Ricordare per continuare”. Ricordare che cosa? Il bello, il buono, la collegialità, l’amore per gli anziani, lo spirito di servizio. Ricordare per quale fine? Non per vanagloria o mondanità, ma per andare avanti e “in cordata”, per consegnare alle generazioni future un patrimonio morale ricco di significato. Su questi temi si è svolta una settimana ricca di proposte per i festeggiamenti che si concluderà sabato 14 con una cena di solidarietà (info & prenotazioni: 075 5722345).
La storia della Casa di riposo
Don Silvio Corgna, parroco di Marsciano ai tempi della costruzione della Casa di accoglienza Maria Immacolata, racconta in un suo articolo di allora, che prima di procedere lui stesso alla realizzazione della Casa chiese all’allora sindaco Mario Tiberi di stanziare la somma necessaria dal bilancio comunale.
Non ebbe una risposta positiva ma don Silvio non si fece scoraggiare.
Poi la maestra Ines Prosperi lasciò per lascito testamentario una somma molto importante con il fine di realizzare una Casa di riposo per anziani dentro i confini della parrocchia. La somma benché molto significativa non era sufficiente a coprire la realizzazione del progetto per cui don Silvio dopo aver convocato i consigli pastorali e amministrativi della parrocchia si confrontò con l’arcivescovo diocesano mons. Giuseppe Chiaretti. Si procedette alla costituzione di un comitato che aveva il compito di valutare seriamente il costo dell’opera. Sin da subito fu chiaro che l’ipotesi di acquistare terreni fabbricabili sarebbe stata troppo gravosa. Il comitato propose di realizzare l’opera in una porzione della struttura parrocchiale detta “priorato” che era affittato ad alcuni privati e che andava restaurata. L’11 giugno 1997 giunse l’autorizzazione edilizia e il 17 ottobre dello stesso anno presero avvio i lavori.
Il pomeriggio dell’8 dicembre 1998 venne inaugurata la “Casa di accoglienza Maria Immacolata”. Un incontro fondamentale fu poi legato alla Fondazione Fontenuovo, sempre tramite don Silvio.
Ottenuta l’autorizzazione del Consiglio di amministrazione, dal 1999 Fondazione Fontenuovo si prese cura della nuova Casa. Da quel momento si rese necessario adeguare la struttura secondo gli standards previsti dalla normativa per le Residenze Protette per Anziani. L’8 Settembre del 99, Natività di Maria Santissima, entrò la prima ospite di cui ricordiamo il nome: Enrica Fraulo di 97 anni.
Don Marco Pezzanera