Orvieto per un giorno si trasforma nel centro scoutistico dell’Umbria. La nostra città ha infatti ospitato la Caccia regionale di C.d.A., nelle giornate di sabato 16 e domenica 17 maggio.
Si è trattato di un evento scout che ha visto protagonisti tutti i lupetti dell’ultimo anno (10-11 anni di età) di tutti i branchi dell’Umbria. Per la precisione si sono spostati ad Orvieto ben 25 Branchi, dalle varie città della nostra regione, per un totale di circa 150 lupetti e 50 Capi scout, i quali hanno trovato ospitalità presso la parrocchia di San Crispino, in località Ponte del Sole.
Proprio nei locali della chiesa e all’interno della sede del nostro gruppo Scout Orvieto 1, si sono svolte le attività e il pernottamento dei giovani scout, mentre i giochi e le fasi dell’evento sono state ospitate dal giardino intorno alla sede e nei terreni gentilmente concessi dall’Opera del Duomo.
La caccia è stata incentrata sulla necessità di perdere per un momento l’uso della tecnologia e tornare all’essenzialità, cercando di imparare a godere delle bellezze della natura, attraverso il mimetismo e l’adattamento.
Per l’ambientazione è stata scelta una navicella spaziale che raggiunta la terra si rompe, e gli alieni perdono l’uso delle loro avanzate tecnologie. Così si rivolgono in amicizia agli indigeni del luogo, che guidati dal loro Sciamano insegnano loro quante cose si possono fare senza strumenti tecnologici e quanto bella può essere la natura che li circonda.
I lupetti sono stati protagonisti di tre laboratori: uno sul mimetismo, che li ha visti costruirsi a vicenda una maschera tribale servendosi di bende gessate e acqua, che poi hanno colorato e poi usato per giocare tutti insieme; il secondo sulla depurazione dell’acqua, costruendo un semplice depuratore con carbone, sabbia e ghiaia; il terzo consisteva nella costruzione di un semplice rifugio con pochi materiali, come cannucce di fiume, cordino e vecchi stracci, rendendolo il più mimetico e robusto possibile.
Tutti i laboratori erano finalizzati al grande gioco della domenica mattina, dove i lupetti divisi in tribù si sono sfidati in una “battaglia” per la depurazione dell’acqua, il cui scopo era insegnare loro che un bene prezioso come l’acqua non può e non deve essere oggetto di guerra, ma di comunione. Infatti il gioco è terminato con la messa in comune dell’acqua depurata dalle varie tribù in gioco.
L’evento si è concluso con la celebrazione eucaristica presso la chiesa di San Crispino, celebrata dall’assistente ecclesiastico regionale della branca lupetti e coccinelle, don Emanuele Bolognino e dai sacerdoti don Danilo Innocenzi, vice-parroco del Duomo di Orvieto, e padre Nicola Boccuzzo, cappellano dell’Ospedale Santa Maria della Stella.
Al termine della giornata ogni lupetto è tornato al proprio Branco e nella propria città, arricchito da questa esperienza di condivisione e di conoscenza che ci auguriamo possa aver contribuito alla loro crescita personale.