È rimasto uno dei pochi socialisti a vincere le elezioni: Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, è diventato il nuovo presidente della Provincia di Perugia. Con il 52,5% dei voti il candidato del centrosinistra ha vinto succedendo a Nando Mismetti, che era alla guida dell’Amministrazione provinciale dal 12 ottobre 2014. Bacchetta – resterà sindaco della città tifernate, visto che la legge impone che il presidente della Provincia sia un primo cittadino in carica – ha sconfitto il candidato del centrodestra Fabrizio Gareggia, sindaco di Cannara, e resterà alla guida dell’ente fino al 2021.
Obiettivi del nuovo presidente
Il suo obiettivo principale – ha spiegato – “è ridare dignità politica e centralità come interlocutore alla Provincia sia nei rapporti con i cittadini che verso altri enti come Comuni e Regione”.
Il Presidente ha annunciato che l’edilizia scolastica e la manutenzione delle strade provinciali saranno al centro dell’azione politico-amministrativa “per quattro difficili anni dell’ente. Metteremo a frutto ora il lavoro di Mismetti che, con impegno costante e silenzioso, ha risanato e messo in sicurezza i bilanci. Si parlava di soppressioni delle Province, ma così non è più, e quindi per quella di Perugia ci sono funzioni fondamentali da portare avanti, come la messa in sicurezza di scuole e strade”.
Secondo Bacchetta, c’è anche e soprattutto “un ruolo politico della Provincia da rivalutare, perché negli ultimi anni è stato a messo ai margini. L’ambiente e il personale – ha proseguito – li conosco bene e sono di grande qualità, anche per aver ricoperto, in passato, la carica di presidente del Consiglio provinciale.
Per il futuro farò lavorare tutti nelle migliori condizioni, per consentire di dare il meglio. Certo, il personale andrà irrobustito, perché è stato depauperato negli ultimi tempi, ma con le forze a disposizione oggi si può comunque fare già un buon lavoro”.
Commenti sulla vittoria del centrosinistra
Per Bacchetta la vittoria finale è stata possibile anche grazie all’appoggio delle forze civiche: “La percentuale raccolta è stata importante come il coagularsi dell’area civica di tanti Comuni attorno alla mia figura. E su questa volontà manifestata dal civismo bisogna quindi lavorare anche per una svolta politica del centrosinistra.
Ho scelto di candidarmi – ha evidenziato Bacchetta – perché mi è stato chiesto dalla coalizione, e sono contento di aver comunque visto in questa campagna elettorale, seppur breve, sia l’interesse di consiglieri comunali non legati strettamente alla cultura classica del centrosinistra sia il recupero di altri che invece si erano allontanati”.
Ma va ricordato che è stata una consultazione ‘anomala’ perché hanno votato solo sindaci e consiglieri comunali. È fuori luogo immaginare collegamenti con altre future elezioni.
Emilio Querini