Lorenzetti ha incontrato i Vescovi umbri

I vescovi umbri, lunedì scorso, durante la loro riunione mensile, hanno ricevuto la visita della presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti. E’ la prima volta che questo accade ed è pertanto da considerare il segno di un clima culturale, imperniato sulla collaborazione tra due massime istituzioni regionali, quella ecclesiastica e quella civile. Tale processo di avvicinamento si è andato sviluppando in questi anni per un normale e logico dialogo che si è attivato su temi comuni e di interesse generale. Da ultimo sono stati due, in particolar modo, i temi di contatto: il terremoto e il Giubileo. Nessuna confusione di ruoli e di compiti e neppure alcuna ricerca di compromesso ideologico è da vedere in questa, insolita quanto gradita visita, che tuttavia non è stata di semplice formalità. D’altra parte, ascoltare i vescovi, le loro opinioni su questioni e situazioni di carattere generale, da parte di un organismo di così grande importanza e peso politico e amministrativo è certamente utile e opportuno, perché essi, i vescovi, si possono considerare personalità “collettive”, nel senso che rappresentano tutta una fetta della società. A loro arrivano le voci, le lamentele, le richieste di tante persone che ogni giorno incontrano. La visita della Lorenzeti è avvenuta a Villa Santa Tecla, dove è tuttora la sede provvisoria della Conferenza espiscopale umbra e del Seminario regionale, essendo la sede di Assisi ancora in fase di restauro. Ricevuta dal presidente della Ceu mons. Sergio Goretti e dagli altri sette vescovi delle diocesi umbre, dopo i saluti ha avuto uno scambio di idee sui problemi più urgenti che interessano in questo momento la popolazione. I vescovi hanno richiesto maggiore interessamento per la velocizzazione dei lavori della ricostruzionee del dopoterremoto, hanno parlato di sanità e dell’assistenza religiosa ai malati ricoverati negli ospedali, questioni riguardanti la famiglia, la scuola, i beni culturali. Sono settori della vita della regione nei quali la Chiesa è particolarmente impegnata in varia misura. Già negli anni recenti tra Regione e Conferenza episcopale sono stati sottoscritti degli atti di intesa su temi di comune interesse tra cui lo stesso Giubileo, l’Osservatorio delle povertà e i Beni culturali.

AUTORE: Elio Bromuri