‘Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito santo’. Questo è il racconto della discesa dello Spirito santo sugli apostoli fatto negli Atti; e di ciò la Chiesa fa memoria nel giorno della Pentecoste. La comunità diocesana ha iniziato a preparasi per questa solennità già dal giorno 3 giugno, quando una rappresentanza di 50 persone della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (Focolari, Cursillos di cristianità, Rinnovamento nello Spirito di Acquasparta e di Ponte Rio) ha preso parte ai vespri solenni di Pentecoste in San Pietro a Roma con papa Benedetto XVI che ha incontrato i movimenti e le nuove comunità. Poi, la domenica, la nostra Chiesa ha celebrato in modo solenne la Pentecoste e la messa presieduta in duomo dal vescovo mons. Giovanni Scanavino è stata l’occasione per richiamare al senso vero dell’unità e della novità che lo Spirito infonde in ogni persona, soprattutto guardando ai giovani delle parrocchie cittadine che domenica hanno ricevuto la cresima. Per i cristiani ed anche per quelli di questa Chiesa particolare, il senso della Pentecoste è racchiuso tutto in quella discesa dello Spirito, in forza del quale noi stessi siamo stati fatti Chiesa e testimoni di Cristo risorto nel mondo. Emerge, per quanto riguarda la realtà cittadina di Orvieto, anche un altro aspetto della Pentecoste che per tradizione si lega a questa solennità: la festa della Palombella. Come ogni anno, anche in questa Pentecoste 2006, una piccola colomba è scesa sul sagrato del duomo, volando al di sopra di una grande folla di cittadini orvietani e di turisti, di sostenitori ‘tradizionalisti’ e detrattori animalisti. Forse anche quest’anno la polemica, come emerge anche dalle tante parole, dai comunicati di enti ed organizzazioni, dalle minacce di denunce, ha fatto più rumore degli scoppi e dei mortaretti che simulano ‘il rombo’ di cui parlano gli Atti’ E come sempre, nei giorni successivi non si fa che ricercare un giusto equilibrio tra le opposte posizioni, che qualcuno ha definito ‘integralismi’, richiamando il senso vero della festa religiosa e tradizionale, e ricordando che anche quest’anno la conclusione della festa ha visto la Palombella, incolume, consegnata dalle mani del Vescovo, come tradizione vuole, all’ultima sposa della città.
Lo Spirito oltre il folklore
La Pentecoste è iniziata il 3 giugno, quando i rappresentanti locali dei movimenti hanno incontrato il Papa
AUTORE:
Francesca Carnevalini