Nel pomeriggio di sabato 25 ottobre l’Istituto Serafico di Assisi ha aperto le porte per inaugurare alcuni spazi rinnovati grazie al contributo di generosi donatori e al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Si tratta degli ambienti destinati ai genitori degli ospiti, ma anche di quelli relativi alle piscine e alle attività di day hospital per i più piccoli. Ai convenuti è stata così offerta la possibilità di visitare la struttura, il cui primo nucleo è piuttosto da collocare nelle vicinanze della basilica di San Francesco a opera del beato francescano padre Ludovico da Casoria (1814 – 1885) che accolse per primi, in Assisi, ragazzi sordi e ciechi per potergli offrire quel futuro che altri avevano loro negato. Per gestire i vari istituti – presenti perlopiù in terra campana e destinati ad accogliere e istruire orfani, sordomuti, rachitici, sofferenti e poveri in genere – fondò due congregazioni: i Frati bigi (dal colore del saio) della carità per gli uomini, e la congregazione delle Elisabettine per le donne. In Assisi ancora oggi le suore Elisabettine sono presenti in via Frate Elia con l’istituto “Beato Ludovico da Casoria” che è un presidio di riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, e un centro ambulatoriale di riabilitazione.
La nuova, attuale sede dell’Istituto Serafico fu inaugurata nel 1940. Già pochi anni dopo, ai Frati bigi subentravano i padri Rogazionisti per la loro esperienza nel campo dell’educazione morale, professionale e spirituale dei giovani; in quel periodo, l’istituto ospitava oltre 200 ragazzi disabili. I nuovi gestori aggiornarono l’impegno nella didattica e nelle attività occupazionali e curarono l’assistenza sanitaria. Ad affiancarli, nel 1949, furono chiamate le suore Francescane Elisabettine di Padova, tuttora presenti nell’istituto. Nel 1972 i Rogazionisti, per mancanza di personale nella loro congregazione, rinunciarono alla gestione dell’istituto, e da allora la direzione dello stesso spetta al Vescovo di Assisi, su affidamento della Santa Sede. Dal sito dell’istituto – che invitiamo a consultare all’indirizzo www.serafico.org – risultano 150 le persone accolte e curate ogni giorno; 274 le persone che vi lavorano, 9.436 i trattamenti riabilitativi dell’ultimo anno; 59 i distretti Asl convenzionati con la struttura; 14 le regioni di provenienza degli ospiti.
Il “Serafico”
L’Istituto Serafico è un ente ecclesiale senza scopo di lucro che promuove e svolge attività di accoglienza, diagnosi, riabilitazione, assistenza socio-sanitaria, recupero e reinserimento sociale di ragazzi con disabilità plurime; come pure di sostegno morale, psicologico e culturale. È accreditato con il Servizio sanitario nazionale per trattamenti riabilitativi residenziali, semiresidenziali e ambulatoriali; offre inoltre un servizio di diagnostica specialistica per valutazioni funzionali globali o per singola area di sviluppo.