L’incontro dei vescovi Umbri con il patriarca Daniel

Nella seconda giornata del viaggio ecumenico in Romania i vescovi umbri hanno visitato i monasteri ortodossi diStravropoleos e Antim a Bucarest. In quest’ultimo, la delegazione umbra è stata ricevuta dal vescovo Ciprian, capo delle relazioni esterne del Patriarcato, che l’ha guidata nella visita al monastero soffermandosi sulle icone dei santi della Chiesa indivisa del primo millennio, in particolare Agata e Nicola, venerati sia dai cattolici che dagli ortodossi.

Al monastero di Stravropoleos i vescovi umbri sono stati accompagnati nella visita da madre Mihaela. Il monastero è abitato da sei monache che oltre a dedicarsi alla pittura di icone su vetro, grafica, ricamo, scrittura di libri sull’arte religiosa, accolgono ogni giorno una cinquantina di bambini seguendoli nelle attività didattiche pomeridiane.

Momento centrale di questa giornata è stato l’incontro con il Patriarca della Chiesa Ortodossa di Romania, Sua Beatitudine Daniel Ciobotea. Un incontro nel segno dell’amicizia, la stessa che lega da tempo la terra umbra e alcuni suoi vescovi, mons. Giuseppe Chiaretti e mons. Vincenzo Paglia, al Patriarca Daniel che nel 2006 è stato in visita a Perugia e Terni. Un’amicizia ribadita nel corso del lungo incontro dove sono stati toccati temi importanti legati al rapporto tra la Chiesa ortodossa e quella cattolica e della situazione delle comunità romene presenti in Umbria.

“Compito delle nostre Chiese – ha detto il Patriarca Daniel – è quello di far crescere e rafforzare la solidarietà tra la gente, per essere sempre più segno di speranza. Auspico che l’amicizia e la comprensione reciproca continuino anche nel futuro. Allo stesso tempo vorrei sottolineare quanto le donne romene siano apprezzate per l’assistenza che danno ai vostri anziani e condividere con voi la preoccupazione per le tante famiglie che queste donne lasciano in Romania, soprattutto per i bambini che crescono senza genitori».

Al Patriarca è stata donata una splendida icona raffigurante i santi umbri Francesco e Benedetto, dipinta a mano da una monaca di clausura.

“Oggi insieme alle altre Chiese d’Europa quella romena deve vivere le grandi sfide di questo inizio di terzo millennio – ha commentato l’arcivescovo mons. Vincenzo Paglia – come quella dell’unità dei cristiani e l’altra di comunicare il Vangelo dell’Amore in un mondo dove la gente rischia di essere sempre più sola e più triste. Dobbiamo ritrovare una forza che ci unisce per contrastare il male della solitudine, della tristezza e del conflitto. Per noi venire in Romania significa incontrare dei fratelli che hanno l’ambizione di cambiare questo momento difficile aprendosi alla speranza per tutti. Il mio amico Patriarca Daniel è un grande testimone di questa fraternità”.

I vescovi umbri hanno visitato anche la sinagoga e il museo della Shoa. Oggi, giovedì, visiteranno il monastero di Cernica  e la città di Costanza, mentre in serata sono attesi all’ambasciata d’Italia.

Venrerdì, ultimo giorno del viaggio, la delegazione incontrerà il Nunzio apostolico mons. Francisco J. Lozano e il vescovo greco cattolico mons. Mihai Fratila.