di don Tonio dell’Olio
Oltre ai giornali nicaraguensi e alla Cnn di lingua spagnola, solo Avvenire riporta l’episodio edificante di alcuni vescovi nicaraguensi che, insieme al nunzio apostolico e ad alcuni preti, hanno fatto da “scudi umani” per salvare la popolazione di Masaya. “All’alba di giovedì 21 scorso, Masaya (bastione della resistenza antigovernativa a 50 chilometri da Managua) si è svegliata con il cuore in gola – racconta Lucia Capuzzi di Avvenire – . I rintocchi delle campane annunciavano l’imminente arrivo delle forze di sicurezza per mettere fine alla ribellione. Un nuovo massacro avrebbe insanguinato a breve il Nicaragua in cui, dall’inizio delle proteste del 18 aprile, sono state uccise già 212 persone”. Ebbene, con un veloce passaparola vescovi e preti hanno improvvisato una processione eucaristica, passando prima attraverso le barricate dei resistenti e poi tra le forze governative antisommossa, che si sono ritirate. Nelle stesse ore in Assisi si celebrava la “festa del Voto” in cui si ricorda la preghiera di santa Chiara per la salvezza del monastero di San Damiano e della città di Assisi dalla violenza dei saraceni che erano giunti minacciosi alle porte della città.