“Creare una comunità fraterna in un mondo individualista, che sia Chiesa viva che si nutre della Parola e dell’eucarestia che aiuti gli altri e sia seme di amore. Tutti siamo chiamati ad edificare questa comunità di credenti che sia lievito di rinnovamento e di trasformazione del mondo”. È stata l’esortazione del vescovo Vincenzo Paglia al convegno dei 130 catechisti dei ragazzi e delle famiglie, dei sacerdoti e formatori al Terminillo. Un convegno che ha confermato le scelte accolte lo scorso anno nell’iniziazione cristiana in diocesi, nell’impegnarsi come Chiesa nell’iniziare alla fede, quest’anno con un’attenzione particolare alla celebrazione eucaristica definita da Benedetto XVI “fonte perenne di educazione alla vita buona del Vangelo”. Questa educazione può compiersi solo se i ragazzi saranno sempre accompagnati dagli adulti che fanno parte della loro vita quotidiana. Rosanna Rosato, che ha guidato i lavori del convegno, ha sottolineato come “lo scopo della catechesi d’iniziazione cristiana è iniziare la famiglia alla fede in Cristo, perché vivano la quotidianità nella sequela del salvatore”. Nella celebrazione Cristo incontra l’uomo nella Parola e nell’eucarestia e lo redime. Nel grembo della comunità cristiana, i ragazzi possono trovare la visibilità della fede e farne esperienza attraverso i segni liturgici e i segni di amore che la comunità stessa offre. La famiglia, dal canto suo, potrà collaborare all’iniziazione cristiana dei ragazzi sentendosi parte viva della comunità cristiana, facendo un cammino per risvegliare la fede e fare scelte quotidiane per imparare a vivere insieme a Cristo le proprie fatiche, le gioie, le speranze e l’educazione dei figli. Il percorso dei discepoli di Emmaus che si lasciano istruire dal Signore, che accolgono in modo nuovo la Parola, che riconoscono Gesù nello “spezzare il pane” e poi vanno in mezzo alla loro gente a raccontare la loro esperienza di fede, rimane l’icona del percorso d’iniziazione cristiana che la Chiesa diocesana sceglie e conferma. Mons. Paglia ha ricordato ai catechisti, nel suo articolato e appassionato intervento al convegno, come “la stessa celebrazione domenicale debba accoglie i più piccoli nella socialità e nella gioia di essere accanto a Gesù. È questa la trasformazione dell’iniziazione cristiana che richiede un ripensamento intellettuale di tutti, nel quale l’orizzonte del nostro impegno è quello di accogliere piccoli e grandi in una comunità d’amore che faccia uscire dal cristianesimo individualista”.
L’Eucarestia centro della vita cristiana
Convegno diocesano dei catechisti, delle famiglie e dei formatori
AUTORE:
Suor Grazia Tomassini