La Settimana sociale 2017 ha inaugurato un “metodo” di interlocuzione con le forze politiche formulando alcune proposte cantierabili rivolte al Paese e alla comunità europea.
QUATTRO PROPOSTE AL GOVERNO ITALIANO
1. Rimettere il lavoro al centro dei processi formativi
Per ridurre ulteriormente e in misura più consistente la disoccupazione giovanile, occorre intervenire in modo strutturale rafforzando la filiera formativa professionalizzante nel sistema educativo italiano.
2. Canalizzare i risparmi dei Piani individuali di risparmio (Pir)
Anche verso le piccole imprese non quotate che rispondono a precise caratteristiche di coerenza ambientale e sociale. Stimolando l’investimento dei patrimoni familiari delle generazioni adulte.
3. Accentuare il cambio di paradigma del Codice dei contratti pubblici
– potenziando i criteri di sostenibilità ambientale;
– inserendo tra i criteri reputazionali i parametri di responsabilità sociale, ambientale e fiscale con certificazione di ente terzo;
– varando un programma di formazione delle amministrazioni sul nuovo codice.
4. Tenendo conto delle scadenze e dei vincoli europei, rimodulare le aliquote Iva per le imprese che producono rispettando i criteri ambientali e sociali minimi, oggettivamente misurabili (a saldo zero per la finanza pubblica). Anche per combattere il dumping sociale e ambientale.
TRE PROPOSTE ALL’EUROPA
1. Armonizzazione fiscale ed eliminazione dei paradisi fiscali all’interno dell’Ue
2. Investimenti infrastrutturali e investimenti produttivi, anche privati
3. Integrazione nello statuto della Bce del parametro dell’occupazione accanto a quello dell’inflazione come riferimenti per le scelte di politica economica