Papa Francesco ha aperto l’udienza di mercoledì 29 maggio con una premessa di tipo tematico: “Cari fratelli e sorelle… oggi vorrei iniziare alcune catechesi sul mistero della Chiesa, mistero che tutti noi viviamo e di cui siamo parte. Lo vorrei fare con espressioni ben presenti nei testi del Concilio ecumenico Vaticano II. Oggi la prima: la Chiesa come famiglia di Dio”.
Qual è – si è chiesto – il progetto di Dio sull’umanità? “È fare di tutti noi un’unica famiglia dei Suoi figli, in cui ciascuno lo senta vicino e si senta amato da Lui, senta il calore di essere famiglia di Dio. In questo grande disegno trova la sua radice la Chiesa, che non è un’organizzazione nata da un accordo di alcune persone, ma, come ci ha ricordato tante volte il Papa Benedetto XVI, è opera di Dio, nasce proprio da questo disegno di amore che si realizza progressivamente nella storia”.
“Da dove nasce la Chiesa? – ha proseguito. – Nasce dal gesto supremo di amore della croce, dal costato aperto di Gesù da cui escono sangue e acqua, simbolo dei sacramenti dell’eucaristia e del battesimo. Nella famiglia di Dio, nella Chiesa, la linfa vitale è l’amore di Dio che si concretizza nell’amare Lui e gli altri, tutti, senza distinzioni e misura. La Chiesa è famiglia in cui si ama e si è amati”.
“Quando si manifesta la Chiesa? L’abbiamo celebrato due domeniche fa: si manifesta quando il dono dello Spirito santo riempie il cuore degli apostoli e li spinge ad uscire e iniziare il cammino per annunciare il Vangelo, diffondere l’amore di Dio”.
Ha poi rilevato: “Ancora oggi qualcuno dice: Cristo sì, la Chiesa no. Come quelli che dicono: ‘Io credo in Dio, ma non nei preti’. Ma è proprio la Chiesa che ci porta Cristo e che ci porta a Dio; la Chiesa è la grande famiglia dei figli di Dio. Certo ha anche aspetti umani; in coloro che la compongono, Pastori e fedeli, ci sono difetti, imperfezioni, peccati. Anche il Papa li ha, e ne ha tanti. Ma il bello è che, quando noi ci accorgiamo di essere peccatori, troviamo la misericordia di Dio, il quale sempre perdona. Non dimenticatelo: Dio sempre perdona e ci riceve nel suo amore di perdono e di misericordia. Alcuni dicono che il peccato è un’offesa a Dio, ma è anche un’opportunità di umiliazione per accorgersi che c’è un’altra cosa più bella: la misericordia di Dio. Pensiamo a questo”.