Conoscere la realtà associativa del territorio, prendere coscienza delle modalità dei servizi che le Acli offrono in vari ambiti sociali, delle realtà produttive, riannodare rapporti con le istituzioni ed essere protagonisti del bene comune della regione. Questo l’intento della visita che il presidente nazionale delle Acli Gianni Bottalico ha fatto in Umbria e a Terni, dove ha incontrato i rappresentanti delle Acli provinciali, facendo visita al carcere e alla Sgl Carbon di Narni Scalo, l’industria la cui chiusura è stata annunciata nei giorni scorsi.
“Le Acli – ha detto Bottalico – sono associazioni d’ispirazione cristiana che devono avere un ruolo più attivo, da protagonisti laici, specie in questo momento di crisi dove è necessario essere vicini alla gente. Le Acli non solo prestano servizi, ma si fanno promotori di iniziative a livello politico e sociale, con un’attenzione privilegiata alla marginalità, cercando di rimettere insieme una scala di valori. Siamo in una situazione del Paese di grande difficoltà, e quando parliamo di welfare bisogna parlare del lavoro e della dignità delle persone. Nelle nostre cooperative cerchiamo anche di sperimentare nuove strade di economia, investendo per dare servizi agli altri e fondare su pilastri nuovi i valori della società”.
Il presidente Bottalico ha preso in esame, nel suo intervento, diverse questioni sociali, non ultima quella della povertà: “una situazione intollerabile, che va affrontata con un’alleanza tra tutti i soggetti, attivando politiche non solo economiche ma di sostegno a tutte le situazioni di difficoltà. Dare opportunità alle persone perché escano dalla povertà con politiche attive per i servizi e la formazione, che è uno degli ambiti di argine alla marginalità dei giovani”.
L’incontro si è svolto presso il centro diurno “Marco Polo” per persone con disagio psichiatrico; esempio trentennale d’interazione tra le diverse realtà della comunità, al quale hanno preso parte anche il vescovo Ernesto Vecchi, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia Feliciano Polli e altri rappresentanti del Comune di Narni.
“Non dimentichiamo – ha detto il vescovo Vecchi – che le Acli hanno un’ispirazione cristiana e hanno per questo un qualcosa in più. È Cristo che ci unisce, e insegna a essere vicini a chi soffre e a chi è nel bisogno. La carità deve nascere dal cuore per donare ciascuno quello che può per gli altri. Le difficoltà delle povertà sono reali: bisogna trovare delle sinergie, che devono esserci per il bene di tutti e della società”.