L’Umbria ha una sua rappresentante a Strasburgo: è Laura Agea del Movimento 5 stelle. La tifernate ha ottenuto 6.534 voti nella nostra regione, ma è passata grazie ai consensi avuti nelle altre regioni che fanno parte della circoscrizione centrale: Toscana, Lazio e Marche. In Umbria la più votata è stata Lorena Pesaresi (19.819) che, però, non le hanno consentito l’elezione al Parlamento europeo. Per superare il quorum, l’assessore all’ambiente del Comune di Perugia avrebbe dovuto ottenere 40 mila voti in più rispetto a quelli conseguiti (28.079).
È un fatto che l’elezione di un parlamentare europeo dall’Umbria è sempre stato molto difficile. Solo tanti anni fa ci riuscì l’allora sindaco di Terni, Giacomo Porrazzini. Qualche anno fa subentrò a Strasburgo, per un breve periodo, l’attuale presidente della Regione, Catiuscia Marini. Anche in questo caso, la Pesaresi ha polemizzato – lo fece anche la Marini quando non venne eletta subito – sul ruolo dell’Umbria in questo tipo di elezione, ma anche relativamente all’appoggio del partito per indirizzare le preferenze verso un candidato ‘locale’.
Al di là delle ambizioni personali, va rilevato che in Umbria hanno votato in 228.329 per il Pd, e quindi, se ci fosse stato una minore dispersione di voti verso altri candidati, la Pesaresi poteva avere altre possibilità. Ma è sempre difficile dare indicazioni, e farle anche rispettare. Buon risultato con 3.038 voti per Fabio Amato (L’altra Europa con Tsipras) che ha sfiorato l’elezione, considerato che la parlamentare eletta, Barbara Spinelli, aveva annunciato che avrebbe rinunciato al seggio, e quindi poteva essere il primo dei non-eletti. Poi il sogno è svanito.
Lucia Maddoli, sempre dell’Altra Europa con Tsipras, ha avuto 2.832 voti. Si è rivelata solo una candidatura di bandiera quella di Paolo Brutti (Italia dei valori), che ha avuto 157 voti. Il consigliere regionale Gianluca Cirignoni della Lega nord ha avuto in Umbria 712 voti. Paola Ciaurro di Forza Italia ha ottenuto 3.980 voti ma non è stata eletta. Soddisfatto Franco Zaffini (Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale) per il risultato personale (2.449 voti) ma anche per quello del partito che in un anno, dalle politiche alle europee, è cresciuto da 15 mila a 25 mila, nonostante non abbia ottenuto, a livello nazionale, il quorum per eleggere un proprio rappresentante.