giovedì, 30 Gennaio 2025
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HomeRUBRICHEOltre i confini“Laudato si’” dà voce alle tragedie ignote

“Laudato si’” dà voce alle tragedie ignote

Jorge Enrique Oramas, 70 anni, era un sociologo agricoltore che, in un angolo incantevole della Colombia, insegnava a coltivare la speranza.

Custodiva i semi, ovvero il futuro della terra. Li preservava come si fa con un tesoro e con le cose che più contano, perché si trattava del grano e del mais tipici del Parco de Los Farallones nell’area di Cali. Poi li distribuiva ai contadini per dare vita nuova alla terra e ai suoi abitanti.

Nei giorni scorsi lo hanno assassinato. Con ogni probabilità le ragioni e gli autori dell’omicidio vanno ricercati nelle attività minerarie illegali alle quali Oramas si opponeva da tempo perché depredavano la terra ed esercitavano violenza e prepotenza sui campesinos.

Dall’altra parte del mondo, in Liberia, a Masakpa, nella contea di Grand Cape Mount al confine con Sierra Leone, una miniera di diamanti è crollata e circa 50 persone sono rimaste sepolte.

Non affannatevi a cercare notizia della miniera di Masakpa e di Jorge Enrique Oramas su giornali, siti web e notiziari. Non le troverete.

Nella Settimana della Laudato si’, costituiscono la prova di quanto sia attuale e drammatica la sfida lanciata da Papa Francesco, e che gli abitanti del pianeta non hanno ancora raccolto.

Tonio Dell’Olio

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