È stata scelta la solennità di san Ponziano, patrono di Spoleto e dell’archidiocesi intera, venerdì 14 gennaio, per riconsegnare alla cattedrale di S. Maria Assunta la pala raffigurante San Ponziano tra i leoni. È così che per il pontificale dell’arcivescovo mons. Renato Boccardo il bellissimo dipinto, sottratto al duomo per essere restaurato dalla Cooperativa dei beni culturali di Spoleto (Coobec), la quale si era presa carico anche del finanziamento necessario per la sistemazione, tornerà ad essere nuovamente ammirato. Si tratta di un’opera del pittore tirolese Cristoforo Unterperger, vissuto tra il 1732 e il 1798. L’artista, vissuto per lo più a Roma dopo un soggiorno giovanile a Vienna, disegnò motivi tratti dall’antico ma anche da Raffaello e Annibale Carracci. Tra le moltissime commissioni spiccano decorazioni d’interni come quelle di palazzo e villa Borghese e di importanti residenze papali (Vaticano, Quirinale e Castel Gandolfo) nonché nei Musei vaticani. Questo rapporto lavorativo intenso con la Chiesa sembra dovuto al fatto che papa Pio VI fosse un suo fervente ammiratore. Ed è proprio quest’ultimo che pensò a Unterperger per la pala nel duomo di Spoleto visto che nel 1781, l’anno precedente la visita papale, il tempio era stato danneggiato dal terremoto. Pare infatti che Pio VI si fosse preso a cuore il problema di un più decoroso assetto della cattedrale spoletina, dato che donò le quattro colonne di granito orientale per l’altare maggiore e, per gli altri altari, i marmi avanzati dalla costruzione della nuova sacrestia di S. Pietro. La “prima pietra” di questa scelta pinacoteca di Settecento romano venne posta nel 1785: fu il Comune stesso a decidere che il primo dei nuovi altari fosse quello dedicato a san Ponziano, quale patrono della città, e ad assumere l’onere finanziario. Un documento pubblicato da Chiara Felicetti illustra quello che fu probabilmente un ulteriore impulso all’avvio dell’impresa: “A dì 3 8bre 1785. Ieri sera giorno di Domenica sull’ore 3 e 3 quarti si sentì un’orribile [scossa] lunghissima di tremuoto, quale se riguardo all’urto fu qualche grado meno, riguardo alla durata fu per il doppio di quella [che] si sentì nel 1767. Ma per misericordia di Dio, e per intercessione della B.ma Vergine, e del glorioso martire S. Ponziano, principali protettrice, e protettore di questa città, non recò alcun nocumento né alle fabriche, né agl’abitanti… Ordinò perciò l’Ill.mo Magistrato, che in rendimento di grazia all’Altissimo si incominciasse in questo medesimo giorno un triduo in cattedrale in onore della B. Vergine, e di S. Ponziano”.