“La trasparenza e il rendere conto pagano sempre: tanto nella gestione dei beni, dove anche nelle nostre parrocchie riveste un ruolo centrale il Consiglio per gli affari economici, come nel far sapere quando un’opera è stata realizzata anche grazie ai fondi, che ci vengono destinati dalla fiducia dei cittadini”.
Lo scrive l’arcivescovo Ivan Maffeis nella sua ultima lettera al Clero e alla comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve sulla trasparenza economica ed amministrativa della Chiesa particolare (il testo integrale è scaricabile dal link: http://diocesi.perugia.it/sovvenire-trasparenza-3-marzo-2023/). È una riflessione sorta a margine del recente convegno nazionale degli incaricati per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica a cui monsignor Maffeis ha preso parte.
“È un tema -commenta l’arcivescovo- che non scalda il cuore, che anzi ci trova spesso latitanti: parliamo poco di 8xmille in parrocchia, come stentiamo a far conoscere alla gente la possibilità di fare offerte deducibili con cui sostenere il clero. Ci frena una sorta di pudore, quasi a prendere le distanze da una modalità che potrebbe far pensare che chiediamo semplicemente per noi stessi…
All’interno di questo orizzonte, è importante informare sul fatto che la disponibilità piena del servizio del sacerdote oggi è assicurata dal sistema dell’8xmille. Possiamo farlo con grande serenità: nel visitare tanti sacerdoti rimango colpito per la testimonianza di sobrietà e di distacco dai beni che parla nel loro stile di vita. Gli esempi virtuosi non ci mancano pure su altri fronti: quello della carità (le mense, gli empori, i posti letto per senza fissa dimora, il sostegno crescente per le utenze, l’affitto, le spese sanitarie, i progetti di sviluppo nei Paesi impoveriti) come quello degli interventi sulle nostre chiese, sugli oratori, sui luoghi educativi… raccontano il volto di una comunità cristiana che ogni giorno offre indistintamente a tutti la sua vicinanza solidale.
Nella misura in cui, anche in ambito economico, sappiamo presentare le cose in maniera semplice e pulita -è convinto l’arcivescovo Maffeis- guadagneremo in credibilità, in fiducia e quindi in condivisione. La nostra gente, quando è coinvolta, si rivela generosa nel rispondere alle necessità che si presentano”.