Il laicismo è una piccola escrescenza maligna della laicità. La laicità invece è una delle acquisizioni più profonde e feconde della fede adulta, anche se difficile da percepire e da digerire per chi (come noi vecchi preti) è cresciuto in una dimensione religiosa fondamentalmente integralista. Per il mio don Lorenzo Biagiotti la fede era un monolite compatto, in cui tutto era ugualmente impegnativo per la coscienza del buon cristiano, tutto: dalla SS.ma Trinità alla Democrazia Cristiana.L’autentica laicità. JHWH all’inizio dei tempi ordinò ad ogni cosa di crescere secondo la propria specie. La politica, la cultura, la religione, l’economia, la catechesi, la sessualità, il sindacato, il femminismo, l’ecologismo, ognuna di queste attività cresca secondo le leggi che le sono intrinseche, perché è Dio che ce la ha messe, ma accettino poi di sintetizzarsi in un progetto unitario che abbia come riferimento essenziale l’uomo creato a immagine di Dio, cioè la persona. Ecco, questo è lo spazio che noi cattolici vogliamo ci venga riconosciuto dalla nuova Costituzione europea. In passato abbiamo contribuito come nessun altro all’elaborazione di sintesi forti anche se provvisorie, rispondenti all’esigenza dei tempi anche se destinate ad essere superate dal procedere dei tempi. Per il futuro vogliamo contribuire ad altre sintesi, in nome di quell’orizzonte trascendente che tutto motiva e tutto relativizza. Vogliamo mettere tutto quanto ci è stato dato dall’alto al servizio della prima di tutte le produzioni necessarie alla vita dell’uomo: la produzione di senso, di vita che si affina e si approfondisce, di dubbi che divengono certezze e di certezze che si problematizzano. Questa è la civiltà. E’ questo lo “spazio laico” che Jacques Le Goff vorrebbe riservare al cristianesimo nella nuova Costituzione europea? Se sì, ben venga. Se invece l’eminente storico volesse confinarci in sacrestia, e farci entrare in chiesa solo per celebrare fastosi matrimoni che ormai conservano solo modeste tracce del sacramento che furono un giorno, o per salmodiare stancamente durante funerali che puzzano sfiducia nell’eternità, beh!, allora s’è sbagliato di grosso.