La strada l’ha indicata Gesù

La prima omelia del nuovo vescovo mons. Domenico Cancian

Poco dopo le 17 di domenica scorsa, il vescovo Domenico Cancian ha fatto l’ingresso nella vicina cattedrale, fermandosi sulla soglia a baciare l’ingresso. Accolto dal Vescovo emerito e dal proposto del Capitolo della cattedrale, mons. Cancian ha baciato il crocifisso e ha asperso i presenti, per poi recarsi ad adorare il Santissimo Sacramento nella cappella maggiore. Da qui è partita la processione d’ingresso. All’inizio della celebrazione è avvenuto il passaggio del pastorale dal vescovo emerito, mons. Ronchi, al nuovo vescovo, mons. Cancian.

All’omelia il vescovo, parlando del suo ministero, ha detto: “Leggo la mia nuova vocazione come chiamata a tradurre la mia fondamentale esperienza di Figlio dell’Amore Misericordioso, nel servizio pastorale. A somiglianza del Buon Pastore cercherò di conoscere, amare, servire tutti, specialmente i più bisognosi, come padre, fratello e amico… Ciò mi è chiesto anche dalle parole che sono state scritte a caratteri cubitali in questa stupenda cupola affrescata: ‘Guarda, o Padre, il volto del tuo Cristo. Quando sarai adirato, ti ricorderai della misericordia’. E potete vedere come Gesù mostra al Padre la sua croce e, assieme a Maria e ai santi, invoca quella misericordia che perdona e salva”.

Prendendo spunto dal brano evangelico, mons. Cancian ha ricordato come questo proponga “in modo chiaro il primato di Dio sugli idoli del mondo… Siamo posti dinanzi all’inevitabile e decisiva alternativa che qualifica in modo profondo la nostra vita: appartenere al Signore che ci fa liberi per amare come Lui ama, oppure appartenere a mammona, all’idolo del denaro, del successo, del piacere, del potere politico-culturale-mediatico ecc., diventandone schiavi. Occorre scegliere tra adorazione di Dio e idolatria. Benedetto XVI ne parla ampiamente, soprattutto nel libro Gesù di Nazaret che invito a leggere”.

“Una domanda – prosegue – che ci accompagna per tutto il libro è questa: ma cosa ha portato Gesù veramente, se non ha portato la pace nel mondo, il benessere per tutti, un mondo migliore? La risposta è molto semplice: Dio. Ha portato Dio. Il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, il Dio vero egli ha portato ai popoli della terra. Ha portato Dio: ora noi conosciamo il suo volto, ora noi possiamo invocarlo. Ora conosciamo la strada. Gesù ha portato Dio e con Lui la verità del nostro destino e la nostra provenienza. Solo la nostra durezza di cuore ci fa ritenere che ciò sia poco”. Infine, dopo aver salutato e ringraziato tutti, mons. Cancian ha concluso: “Vorrei tentare di far mie le parole semplici e impegnative del beato Carlo Liviero: ‘Avrete in me un padre che vi ama’”.

AUTORE: Andrea Czortek