La parrocchia di San Pietro a Terni ha festeggiato il patrono con solennità e in comunione con la basilica di San Pietro a Roma in virtù del “vincolo spirituale di affinità” tra le due chiese che chiama a coltivare con profondo affetto la venerazione del Principe degli apostoli e, dunque, a rafforzare la comunione con il Papa e la Chiesa universale.
A rinsaldare questo vincolo spirituale la presenza del card. Gerhard Müller, prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, che ha presieduto la solenne celebrazione nella chiesa di Terni.
“Pietro – ha affermato nell’omelia – ha sperimentato che la fedeltà di Dio è più grande delle nostre infedeltà e più forte dei nostri rinnegamenti. Si rende conto che la fedeltà del Signore allontana le nostre paure e supera ogni umana immaginazione. Anche a noi, oggi, Gesù rivolge la domanda: ‘Mi ami tu?’.
Lo fa proprio perché conosce le nostre paure e le nostre fatiche. Pietro ci mostra la strada: fidarsi di Lui, che ‘conosce tutto’ di noi, confidando non sulla nostra capacità di essergli fedeli, quanto sulla Sua incrollabile fedeltà. Gesù non ci abbandona mai, perché non può rinnegare se stesso. È fedele. La fedeltà del Signore nei nostri confronti tiene sempre acceso in noi il desiderio di servirlo e di servire i fratelli nella carità.
Per mezzo della comunione di vita con Gesù, con il Signore glorificato – ha aggiunto il porporato – e della partecipazione sacramentale al corpo e al sangue di Cristo, la Chiesa diventa un solo Corpo in cui Cristo stesso è presente e opera nello Spirito come il Signore glorificato. Egli non opera solo nella sua Chiesa, ma si rende anche presente attraverso la vita comunitaria, gli atti sacramentali e i ministeri insiti nella Chiesa”.
Salutando i numerosi fedeli presenti, ha ricordato il vincolo spirituale che lega le due chiese e ringraziato per la calorosa accoglienza tutti, in particolare i parroci don Adolfo e don Francesco e il vescovo Piemontese.
Nella giornata dei santi Pietro e Paolo è stata celebrata anche la festa nella parrocchia di San Paolo dal Vescovo, che ha presieduto la solenne celebrazione esortando tutti a vivere pienamente la vita ecclesiale diocesana come Chiesa di comunione e missione: “La Chiesa si sperimenta in una Chiesa diocesana segno di un territorio in unione con il vescovo, dove si sperimenta la gioia del Signore, legati gli uni altri altri, abbracciati dal Signore Gesù e da Maria santissima”.