Intenso, quasi drammatico il discorso di Papa Francesco – sempre a braccio – nella sala della Spogliazione (ex sala del Trono) in vescovado ad Assisi. “Sui mass media – ha commentato – si sono sentite delle fantasie: il Papa spoglierà la Chiesa, i vescovi, si spoglierà… Ma la Chiesa siamo tutti noi, e tutti dobbiamo andare per la strada di Gesù, che ha fatto una strada di spogliazione lui stesso, diventando servo. Ha voluto essere umiliato fino alla croce. Se vogliamo essere cristiani, non c’è altra strada. C’è chi parla di un cristianesimo ‘più umano, senza la croce’… ma così diventiamo ‘cristiani di pasticceria’, tutti belli [in vetrina], ma non cristiani davvero.”
Quanto alla spogliazione, “c’è un pericolo che minaccia tutti nella Chiesa: quello della mondanità, che porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio. Tutti noi dobbiamo spogliarci di questa mondanità, questo spirito contrario allo spirito delle Beatitudini, allo spirito di Gesù. Gesù diceva che non si può servire a due padroni, Dio e il denaro. Gesù si è fatto servitore per noi, qui non c’entra nulla lo ‘spirito del mondo'”. Poi rivolgendosi al pubblico, tra cui erano presenti immigrati e altre persone in situazioni di disagio: “In tanti siete stati spogliati da questo mondo selvaggio, che non dà lavoro, e non gli importa se ci sono bambini che muoiono di fame, famiglie senza la dignità di portare il pane a casa, gente che deve fuggire per cercare la libertà, e con quanto orrore trovano la morte, come ieri a Lampedusa…”
E ha concluso: “Oggi è giorno di pianto. E’ ridicolo che un cristiano, un vescovo, un Papa, vogliano andare sulla strada di questa mondanità che è un atteggiamento omicida, che uccide l’anima, le persone, la Chiesa”. Quando si spogliò proprio in questo luogo, “Francesco era giovane, non era forte, è stata la forza di Dio a fargli fare questo. Oggi chiediamo la grazia per tutti i cristiani: il Signore ci dia il coraggio di spogliarci dello spirito del mondo, che è il cancro della società, il Nemico di Gesù”.
Chi forse avrebbe preferito un Papa Francesco tutto sorrisi, in stile “Fratello sole, sorella luna”, viene oggi messo di fronte al volto ‘duro’ del messaggio di Cristo.
D. R.