Nel convento di Osimo (An) è improvvisamente mancato all’età di 80 anni, la sera del 12 dicembre, padre Giulio Berrettoni, francescano Conventuale, già custode del Sacro Convento di Assisi.
Padre Giulio era nato a Massa Fermana (Fm) il 20 marzo 1931. Entrato giovanissimo nei seminari dell’Ordine dei Conventuali, emise i voti perpetui nel 1952 e fu ordinato sacerdote ad Osimo nel 1954. Ministro provinciale della Provincia delle Marche per 9 anni, custode del Sacro Convento e della basilica di San Francesco di Assisi per 12 anni (1989-2001). È stato il Custode della tragedia del terremoto del 1997. Terminato il suo servizio assisano, è tornato ad Osimo per preparare il IV centenario della nascita di san Giuseppe da Copertino. Negli ultimi anni fu per un sessennio guardiano del convento e della basilica di San Giuseppe da Copertino in Osimo. ”I vescovi dell’Umbria – commenta mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia – ricordano con gratitudine il ministero di padre Berrettoni al Sacro Convento di Assisi, dove con sapienza e francescana cordialità ha partecipato intensamente alla vita delle Chiese diocesane della nostra regione”. Mons. Boccardo, che ha avuto modo di conoscere personalmente padre Berrettoni, ricorda con piacere l’ultimo incontro con lui: nello scorso mese di settembre, al termine del Congresso eucaristico nazionale tenutosi ad Ancona, il presule si è recato nel convento di Osimo per salutare l’amico francescano. L’indole del francescano, espansivo e generoso, sempre aperto alla gioia e all’amicizia, ha lasciato un segno in moltissime persone che di lui hanno un ricordo indelebile. In occasione della morte si sono espresse le autorità regionali dell’Umbria che lo hanno ricordato soprattutto per il periodo del terremoto, della ricostruzione e del Grande Giubileo del duemila. Sarebbe lungo fare anche un semplice elenco delle dichiarazioni fatte da persone più diverse, dai confratelli frati al sindaco di Assisi, al presidente del consiglio regionale, a Flavio Lotti della Tavola della Pace. Pur in situazioni difficili e dolorose padre Giulio non ha mai perduto la fiducia e la serenità, che riusciva a tramettere anche negli altri. Un particolare ricordo ne abbiamo noi del settimanale La Voce, che riceveva regolarmente e attraverso queste pagine conservava il legame con l’Umbria e Assisi. In ogni ogni occasione di festa ci inviava auguri e saluti con quella scrittura larga e spontanea, buttata di getto nella pagina come espressione immediata di affetto. Non mancava di inviarci santini e inviti del santuario di San Giuseppe da Copertino, della cui devozione era solerte diffusore.