Schumann, Pergolesi, Cherubini: questo il trio proposto quest’anno dalla Sagra musicale umbra alla sua 65a edizione. Torna dall’11 al 19 settembre a Perugia, e in alcuni tra i più bei Comuni della nostra regione, uno dei Festival di musica sacra più apprezzati. “Pellegrinaggi dell’anima. Da Pergolesi a Schumann” è il tema scelto dal direttore artistico Alberto Batisti per questa edizione che si delinea come un vero e proprio viaggio musicale e spirituale di profonda bellezza e di grande ricercatezza. Location privilegiate saranno come sempre la basilica di San Pietro e la chiesa di San Bevignate a Perugia, per spingersi poi fino a Torgiano, Deruta, Bettona, Castel Rigone, Montefalco con il ritorno, dopo anni, di Orvieto: in questi luoghi le note della musica vibreranno tra le mura dei suoi monumenti più suggestivi. I nove giorni di concerti si apriranno e si chiuderanno poi al Morlacchi con due “incompiute”, la Nona sinfonia di Bruckner e la celeberrima Sinfonia in Si minore di Schubert, accanto alla quale, nel concerto di chiusura, troveremo anche il Requiem für Mignon di Schumann, tratto dal Wilhelm Meister di Goethe. Gradita novità di quest’edizione sarà l’inaugurazione che si svolgerà nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia non con un concerto, come è d’uso, ma con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Perugia mons. Bassetti. L’appuntamento è per l’11 settembre, alle ore 18: come da tradizione, la liturgia sarà accompagnata dal canto di inni e antifone in puro stile gregoriano, affidati al coro vincitore del concorso polifonico “Guido D’Arezzo”, il gruppo vocale “Laurence Feininger”, nato per far conoscere al pubblico l’immenso repertorio sacro conservato nella biblioteca musicale Laurence Feinninger presso il castello del Buonconsiglio di Trento. Per il concerto d’apertura (11 settembre, ore 21) la scelta è caduta su Jordi Savall e il suo celeberrimo gruppo Hesperion XXI che, presso la chiesa di San Bevignate di Perugia, presenterà un dialogo tra musiche cristiane, sefardite, ottomane e arabo-andaluse nell’area mediterranea, accompagnate dalle note di antichi strumenti musicali. Tredici saranno i concerti in tutto (a cui se ne aggiungeranno due straordinari di “Musica della speranza”, ospitati nell’ospedale e nel carcere di Perugia): nella chiesa di S. Maria della Misericordia i Solisti di Perugia insieme alle voci di Valentina Coladonato, soprano, e di Diana Bertini Tosti, contralto, eseguiranno uno dei capolavori assoluti della musica sacra di ogni tempo, lo Stabat Mater di Pergolesi. Al Quartetto Menna, in un programma ancora da definire, sarà affidato invece il compito di portare la musica tra le detenute del carcere perugino. Nel 250° anniversario dalla nascita di Cherubini, la Sagra presenta una ricca antologia di opere significative, a cominciare dal Requiem in Do minore, composto nel 1816 per i funerali “riparatori” di Luigi XVI. Infine Pergolesi: di questo genio la Sagra presenta una ricostruzione dei Vespri della Beata Vergine realizzata dal musicologo Malcolm Bruno e affidata agli specialisti della Kölner Akademie diretti da Michael Alexander Willens. Ci saranno anche quest’anno gli Incontri di approfondimento presso la sala delle Conferenze della Galleria nazionale dell’Umbria, il primo dei quali, tenuto da Alberto Batisti, sarà appunto su “Il Vespro della Beata Vergine di Giovanni Battista Pergolesi”.
La Sagra musicale ricomincia da tre
Sagra musicale umbra all’insegna di Schumann, Pergolesi, Cherubini
AUTORE:
Manuela Acito