Una Settimana santa vissuta nella comunione ecclesiale, nel condividere le celebrazioni della passione, morte e resurrezione di Cristo nelle parrocchie, con il mondo del lavoro, con i giovani. “Gesù è morto per amore, ha accettato la croce per salvarci dal male e dalla morte – ricorda il vescovo Vincenzo Paglia. – Ha accettato di morire lui per salvare noi dalla morte. In quella croce è appeso tutto il male del mondo, tutte le guerre, tutte le ingiustizie, tutte le violenze, tutte le atrocità, tutte le cattiverie, anche quelle nostre. La croce che Gesù si è caricato sulle spalle raccoglie l’immenso dolore provocato da queste tragedie. Se l’è presa lui per toglierla a noi. Ecco perché è morto. È il mistero vissuto in questa Settimana santa”. Sia la Via crucis dei giovani con la rievocazione della passione di Cristo nel parco di Collerolletta e nel monastero delle Clarisse, sia la celebrazione in fabbrica della domenica delle Palme, alla quale hanno preso parte centinaia di dipendenti dell’Acciaieria e i loro familiari, hanno sottolineato il senso forte della Pasqua che nella resurrezione di Cristo chiede a ciascuno di credere e sperare ancora. Una Pasqua di speranza è quella che il Vescovo invita a vivere nei riti della settimana santa: “È urgente che il Vangelo di Pasqua parli al cuore dei giovani e degli anziani di una vita nuova – scrive nella sua lettera pasquale La resurrezione della speranza-; che parli al cuore delle donne e degli uomini di un mondo migliore; che indichi a chi non l’ha mai ascoltato la via di un mondo più umano. Il Vangelo parla di una vita nuova, più umana e più bella per tutti. Abbiamo urgente bisogno di pace, di misericordia, di mitezza, di serenità. Assieme ai problemi molteplici che siamo chiamati a fronteggiare, a motivo della crisi che stiamo traversando, crescono purtroppo anche la violenza e la cattiveria. Il rischio di ripiegarci su noi stessi, di estraniarci dagli altri, di pensare solo a se stessi, è reale. La tentazione del ripiegamento possiamo viverla dentro casa e fuori, al lavoro e a scuola, anche in Chiesa pensando che ciascuno può salvarsi da solo. Ecco perché abbiamo bisogno di accogliere assieme il Signore che viene nei nostri cuori e nella nostra città”. Un augurio e un dono alla comunità diocesana il Vescovo lo fa proprio attraverso la pubblicazione per la Pasqua 2012 con brevi commenti al Vangelo della Settimana santa. “È un aiuto che desidero offrirvi per accompagnare Gesù. Se ascolteremo quotidianamente queste parole il nostro cuore si ammorbidirà, gli istinti egocentrici saranno allontanati, e i sentimenti di Gesù ci aiuteranno a vivere meglio a casa, in ufficio, al mercato, perché sapremo guardare gli altri con gli occhi stessi di Gesù, con più misericordia e meno durezza, con più amicizia e meno rancore. E crescerà l’amore in noi e tra noi”.
La risurrezione della speranza
Diocesi. Messaggio del Vescovo per la Settimana santa
AUTORE:
Elisabetta Lomoro