La riscoperta delle radici cristiane della cultura dei paesi europei

Orvieto / Convegno sull'Europa dei comuni e delle comunità religiose

Veicolato da un artistico manifesto, ispirato a pittoriche concezioni signorelliane, è apparso ad Orvieto l’annuncio di un Convegno di non comune livello, che si terrà nella mattinata di sabato 8 giugno, presso il locale Palazzo dei Congressi, le cui risonanze, nell’ambizione di chi vi si è speso, dovrebbero andare molto più in là della ristretta cinta delle mura, ad un pubblico altamente qualificato o almeno di preparazione culturale superiore alla media. Ma l’ambizione non è solo dei promotori e degli organizzatori, ma del titolo stesso, che nel giro di una mattinata di prima estate intenderebbe esaurire un tema, che si propone nientemeno la rivisitazione storica dei comuni e delle comunità religiose nell’orizzonte più ampio e generale: cristianesimo e costituzione europea. Si tratta di riscoprire ed enucleare nel tessuto connettivo della storia delle varie comunità e delle culture che resero glorioso il vecchio mondo, quelle idealità che hanno consentito di basare e far maturare i principi fondamentali dell’Unione europea sulla dignità umana, sulla libertà, sull’uguaglianza e sulla solidarietà. Il discorso che ha accompagnato la pubblicazione del manifesto è assai lungo, ma potrebbe divenirne ancora di più, inesauribile, se volessimo dire tutto per filo e per segno. Lasciamo quindi la parola agli organizzatori ed in primo luogo al Vescovo, che s’è fatta propria la proposta della locale scuola di Formazione teologica, collegata con l’istituto di Scienze religiose “Mater Ecclesiae” della Pontificia università S. Tommaso D’Aquino, raccomandandone l’invito e la partecipazione con una sua lettera personale in data 25 maggio 2002. LA LETTERA DEL VESCOVO “Per iniziativa della facoltà di Scienze sociali della Pontificia università S. Tommaso D’Aquino- Angelicum, si è svolto recentemente in Roma un convegno sulla presenza del cristianesimo nella Costituzione dell’Unione europea. Il convegno ha ribadito la centralità del contributo del cristianesimo nel sorgere dei valori fondamentali che consentono all’Europa di non essere solo una costruzione economica e finanziaria, ma luogo di valori e ideali specifici. La medesima Università, attraverso la Scuola diocesana di Teologia, ci offre l’opportunità di riprendere in Orvieto una riflessione, che approfondisca gli aspetti più specificamente localistici, organizzando un convegno sul tema: ‘L’Europa dei comuni e delle comunità religiose: cristianesimo e costituzione europea’. Si vorrebbe, così, portare il dibattito nel vivo di una comunità civile, per creare una corrente di opinione che esprima quanto lo stesso santo Padre ha paventato: che, cioè, “si sta commettendo un’ingiustizia e un errore di prospettiva”, se l’indirizzo della Convenzione europea confermasse l’emarginazione del ruolo della religione cristiana nella stesura della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Il convegno potrebbe, invece, manifestare la consapevolezza che ‘attraverso una presenza e testimonianza, religiosa e culturale, coraggiosa e rivolta al futuro, i popoli europei potranno essere aiutati a riscoprire la fecondità anche umana e civile della fede e della tradizione cristiana’, secondo quanto recentemente auspicato dai vescovi italiani. Proprio l’urgenza di partecipazione ad un tema così decisivo per il futuro della comunità civile – nazionale e locale – ci spinge a chiedere la sua collaborazione perché voglia prender parte al convegno e al dibattito che vorremmo aprire. In spirito di collaborazione, saluto cordialmente”.

AUTORE: 'Decio Lucio Grandoni