“Se i Tg di questi giorni potessero far passare alcune di queste immagini, l’Italia non sarebbe schiacciata dal tanto orrore che passa nei giornali in questi giorni!”. Nel salone d’onore di palazzo Donini, sede della Giunta regionale, la presidente Catiuscia Marini e la vice e assessore al Sociale, Carla Casciari, hanno appena concluso gli interventi, ma è ancora forte l’eco delle immagini e delle parole dei giovani degli oratori nel video presentato dai ragazzi della Pastorale giovanile e da don Riccardo Pascolini. Quando tocca prendere la parola al presidente della Conferenza episcopale umbra, mons. Vincenzo Paglia, le prime parole sono per esprimere un invito ai mass media: che si faccia conoscere anche il mondo giovanile positivo, che è più esteso di quanto tv e giornali possano far credere. Lunedì mattina la convenzione firmata tra la Regione, la Conferenza episcopale umbra e l’Anci Umbria (con la coordinatrice per le politiche sociali, Luciana Bianco) segna un passo deciso verso un “patto” tra le istituzioni tutto a favore del “bene comune” e in particolare delle giovani generazioni. Con la firma della convenzione, la Regione affida alla Ceu la gestione dei fondi destinati agli oratori umbri, 100.000 euro per il 2010; salvo, ha annunciato la presidente Marini, “un’ulteriore integrazione, da verificare in sede di assestamento di bilancio”. La convenzione attua la legge regionale 28/2004 con la quale la Regione Umbria “riconosce e valorizza la funzione sociale, educativa e formativa svolta dalle parrocchie attraverso gli oratori”. “Il documento che sottoscriviamo oggi – ha detto Marini – rispetto agli anni passati ha la particolarità di destinare il 50% delle risorse direttamente agli oratori, mentre la parte rimanente, ed è qui la novità, andrà a finanziare progetti individuati dalle diocesi con il parere favorevole della zona sociale interessata”. “Si tratta di un’esperienza concreta della sussidiarietà – ha precisato la Presidente. – In pratica l’attività degli oratori è integrata nella rete di servizi e iniziative a favore delle famiglie e dei giovani. Gli oratori infatti coinvolgono moltissimi giovani, e quindi intervengono anche come strumenti di prevenzione e contrasto del disagio”. La funzione di coesione sociale degli oratori è stata evidenziata dall’assessore al Welfare, Carla Casciari: “Nel Piano sociale regionale 2010-2012 – ha detto – è riaffermata la necessità di rafforzamento e sviluppo della rete territoriale dei servizi territoriali, valorizzando le comunità locali, le reti comunitarie anche in considerazione dei profondi mutamenti sociali e della conseguente trasformazione delle famiglie”. “Un aiuto importante per le famiglie – ha detto mons. Paglia – che sempre più spesso vivono momenti di difficoltà. Ma gli oratori rappresentano anche i luoghi di svago e di amicizia, rispondendo alla grande domanda di attenzione che i nostri ragazzi urlano. Spesso ai nostri ragazzi è rubata la spensieratezza, le nuove generazioni vivono momenti faticosi. In questo contesto, la firma di oggi assume un significato di speranza di continuare a lavorare insieme, perché il bene comune dei giovani è una corresponsabilità di tutti”. Per la coordinatrice di Anci Umbria, Luciana Bianco, “sottolineare, in un momento preoccupante dal punto di vista economico, l’impegno delle istituzioni a riconoscere anche attraverso gli oratori il grande ruolo svolto dal volontariato, dà alla società civile il segnale che c’è voglia di andare avanti e condividere progetti che affrontano le problematiche dei territori”. Maria Rita ValliGLI ORATORI In Umbria sono 110. Coinvolgono: circa 8.000 bambini/ragazzi in inverno; circa 20.000 bambini/ragazzi in estate. Gli animatori che vi dedicano il proprio tempo libero sono circa 5.000 e la loro formazione è articolata in tre livelli: formazione di base; formazione di 2° livello e formazione dei coordinatori. Gli incontri si attestano sui 4/5 l’anno. La scorsa estate in tutti i Grest (gruppi estivi) dell’Umbria il tema educativo è stato comune: “I pirati di Tartatown”. LA CONVENZIONEI 100.000 euro sono erogati dalla Regione Umbria alla Conferenza episcopale umbra e destinati alla: – valorizzazione della funzione sociale, educativa e formativa svolta dalle parrocchie e dagli istituti religiosi cattolici attraverso gli oratori; il 50% delle risorse va agli oratori operanti nel territorio regionale; l’altro 50% va a finanziare progetti individuati dalle diocesi, con il parere favorevole della Zona sociale interessata, per interventi che possono andare dall’allestimento di un campetto all’acquisto di computer.