La Regione deve fare il nuovo Statuto. Per fare lo Statuto ci vuole una nuova Commissione del Consiglio regionale. Per fare la Commissione ci vuole che i partiti si mettano d’accordo come farla e da chi farla presiedere. E qui l’asino, come al solito, casca. Nel frattempo, progetti su “quale Regione per il futuro dell’Umbria” (che bel titolo per un convegno…!) non ne sono stati ancora ufficialmente squadernati. Una cosa è certa: il federalismo prossimo venturo. Quello federalista sarà il quadro generale, la cornice entro la quale si muoveranno le regioni. Che poi, al loro interno, conti di più la Giunta piuttosto che il Consiglio, che la devoluzione di competenze riguardi in maniera più completa le province, che i comuni assumano nuove responsabilità, sarà compito delle regioni stesse stabilirlo. Ma proprio la prospettiva federalista, tanto sollecitata, adesso che si sta per concretizzare sembra incutere timore. Perché federalismo vuol dire contare su risorse proprie, e una regione come l’Umbria, che ne produce poche, rischia una partenza a handicap. Se n’è resa conto la governatrice Lorenzetti, e ha lanciato l’allarme: certo, un presidente di Regione che vede aumentare a dismisura i propri poteri, e poi non può manovrare risorse, si trova come uno che sale su una Ferrari ma non ha soldi per la benzina. L’opposizione ha già avvertito la Presidente: che non si parli di nuove tasse. Governatrice avvisata …
LA REGIONE, LO STATUTO
E LO SPAURACCHIO FEDERALISTA
AUTORE:
Gad