Nemetria si conferma – con l’ultimo convegno su Etica ed economia (Foligno, 19 ottobre) – uno dei pochi luoghi in Umbria dove ragionare su cose importanti. All’appuntamento con il Centro di formazione, giunto quest’anno alla 16a edizione e dedicato in particolare al rapporto fra etica e informazione economica, c’era il premio Nobel 2005 Robert Aumann, economista neoliberista e ‘innamorato’ della globalizzazione. Aumann, ebreo, insegna da decenni all’Università di Gerusalemme. Altri relatori sono stati i professori Angelo Maria Petroni (Università di Bologna), Rafael Alvira Dominguez (Istituto ‘Empresa y Humanismo’ dell’Università di Navarra-Pamplona), Paolo Savona (università Luiss), il direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta, il presidente della corte d’Appello di Milano, Giuseppe Griechi, il segretario del Censis, Giuseppe De Rita, e il capo della redazione economica del Tg1, Dino Sorgonà, che ha coordinato i lavori. Gli interrogativi attorno ai quali si è dibattuto sono facilmente comprensibili. Ad esempio: è possibile essere etici nelle attività economiche? Quali obblighi etici ha chi fa informazione economica? Infine, esiste un’etica della globalizzazione? Più complesso è dare una risposta e, soprattutto, sapere ‘dove’ trovare questa benedetta etica. Aumann: il gioco degli interessi produce la societàQuello che è emerso è che, secondo alcuni – compreso il premio Nobel Aumann – esiste un’etica dell’economia che potremmo definire minima. Ossia: mantenere le ‘mani pulite’ nel fare gli affari, non frodare né mentire, anche se non si può rivelare tutto alla vostra controparte. Aumann fatto un altro esempio: ‘Se qualcuno ha abusato del suo ufficio per sconvolgere il mercato, praticando un’azione di insider trading, e io vengo a saperlo, eticamente devo rivelare ciò di cui sono venuto a conoscenza. Eppure – ha aggiunto – l’insider trader userà le informazioni di cui dispone a suo esclusivo vantaggio’. ‘La razionalità – ha detto ancora Aumann -, poiché ognuno persegue il proprio obiettivo, è neutra dal punto di vista etico (questo è uno dei concetti alla base della ‘teoria dei giochi’ elaborata da Aumann, per cui ha vinto il Nobel, ndr), ma permette tuttavia, attraverso la relazione di giocatori con obiettivi diversi, di raggiungere quell’equilibrio di cui la società ha bisogno. Non a caso – ha concluso – il nostro Talmud recita: Pregate per il governo, poiché senza governo gli uomini si sbranerebbero fra di loro’. Alvira Dominguez: assolutizzare l’economia? No, la religione è il sistema culturale più avanzatoUna concezione dell’etica in economia ‘più ampia’ è stata espressa da Alvira Dominguez, che l’ha fondata sul rispetto dei valori della persona. ‘La cosa buona dell’etica – ha detto il professore spagnolo – è che è fondata sulla razionalità, che però non può convincerci fino in fondo. Il sistema culturale più avanzato è pertanto quello religioso: ad esempio, oggi che la democrazia è diventato un dogma per l’Occidente, significa che si è trasformata in un concetto religioso. Un sistema economico che vuole assolutizzarsi produrrà un’economia contraria all’etica, poiché il difetto per eccellenza è assolutizzare una parte. Il problema, oggi – ha aggiunto – è che, dopo aver assolutizzato vari subsistemi umani (politico, economico, culturale, ecc.), partendo da una visione puramente individualistica, vogliamo sempre metterci sopra una spruzzatina di etica, come se per forza dovessimo aggiungere un po’ di sale nella minestra. Così, nelle nostre società, l’etica e la felicità sono state distrutte. Però, essendo l’etica un subsistema interiore, puoi sempre, se lo vuoi, conoscere te stesso e dirigere la tua vita. Ma per cambiare la società, serve l’esempio della classe dirigente, una minoranza che deve essere generosa e che deve agire eticamente. Cose che purtroppo le business school non insegnano. Sembrerebbe paradossale, ma per fare anche una buona informazione economica – ha concluso Alvira Dominguez – occorre conoscere la filosofia, per essere etici’.
La ragione ha le mani pulite
Economia ed etica: a Foligno al recente convegno di Nemetria
AUTORE:
Paolo Giovannelli